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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pallavolo ravennate in lutto: si è spento l’allenatore Sergio Guerra

E' stato artefice del ciclo di vittorie e scudetti più importante della storia della pallavolo femminile, tanto da valere alla sua Teodora Ravenna l'inserimento nel Guinness dei Primati per il numero di successi consecutivi

E’ venuto a mancare uno dei più grandi simboli della pallavolo italiana e ravennate, l’allenatore Sergio Guerra. E’ stato artefice del ciclo di vittorie e scudetti più importante della storia della pallavolo femminile, tanto da valere alla sua Teodora Ravenna l’inserimento nel Guinness dei Primati per il numero di successi consecutivi: sono infatti ben 11 gli Scudetti vinti in altrettanti anni (dal 1980/81 al 1990/91). E’ stato anche Ct della nazionale italiana per alcuni anni, ricchi di vittorie e successi. Da giocatore aveva militato nei Vigili del Fuoco Casadio, serie A ravennate degli anni ‘60/’70, giocando come schiacciatore e collezionando anche alcune presenze in Nazionale. La società Porto Robur Costa ha espresso la vicinanza "alla famiglia", porgendo "le più sentite condoglianze".

IL CORDOGLIO DEL SINDACO - "Guerra è stato uno dei capisaldi della  pallavolo della nostra città - ricorda il sindaco Fabrizio Matteucci -. Con lui e grazie a lui le ragazze dell' Olympia Teodora hanno vissuto stagioni straordinarie, entusiasmando le migliaia di ravennati appassionati di questo sport. Guerra è stato, senza ombra di dubbio, uno dei protagonisti principali della storia dello sport ravennate". Il primo cittadino ricorda di Guerra "anche la sua esperienza in politica, quando nel 1993,  anno in cui per la prima volta i cittadini eleggevano direttamente i Sindaci, scese in campo come candidato sindaco della Democrazia Cristiana. Anche in quell'occasione, come sui campi di pallavolo, Guerra mostrò grande fair play, impegnandosi con serietà e onestà, doti che lo hanno sempre contraddistinto. Molti ravennati piangono la sua perdita. Sono vicino alla famiglia in questo momento di grande dolore". 

FUSIGNANI - "Di Guerra - ricorda Eugenio Fusignani del Pri - ho sempre ammirato la grande disponibilità e la grande correttezza, tipiche dell’uomo di sport che conosce il senso del sacrificio e che sa che i grandi traguardi si possono raggiungere solo attraverso l’umiltà e il lavoro.  Queste doti Guerra seppe trasferirle anche in politica quando si candidò  a Sindaco per la Democrazia Cristiana nel 1993, il suo impegno in seno al Consiglio Comunale e soprattutto per tutti noi consiglieri di opposizione, fu un impegno importante e qualificato, mai strumentale e sempre teso a ricercare soluzioni condivise".

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