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Cronaca

Nuove toilette pubbliche a Ravenna: quelle obsolete saranno smantellate

Le quattro nuove toilette sono costituite da monoblocchi, provvisti di aerazione, maniglione antipanico per apertura interna di sicurezza, acqua calda e fredda, sanitari adeguati a persone con disabilità

Partirà a breve un intervento di Azimut per migliorare la funzionalità dei servizi igienici 'a gettone' dislocati nei luoghi ad alta frequentazione. La delibera, il relativo progetto e le modifiche al contratto di gestione sono stati recentemente approvati dalla Giunta comunale su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici Enrico Liverani. "Lo stato attuale delle toilette pubbliche, vecchio e spesso non utilizzabili - dichiara l'assessore Liverani - necessita di un intervento importante come questo che ho portato in Giunta, soprattutto per offrire ai visitatori della nostra città servizi moderni".

L'operazione partirà a breve per una durata di tre mesi; è prevista la rimozione di alcune delle venti toilette scarsamente utilizzate e la sostituzione con nuove strutture di altre non più appropriate al servizio e obsolete. In particolare verranno smantellate quelle situate in piazza Eraclea, nel Parco della Pace e nel parcheggio della basilica di Classe; delle due presenti alla Rocca Brancaleone una verrà eliminata, l'altra sostituita con una nuova. Altre sostituzioni riguarderanno le strutture posizionate in piazza Baracca, in via Pasolini, e nel parcheggio di Porta Serrata mentre verranno mantenute quelle di piazzale Aldo Moro (1), a Porto Corsini in via Po, e a Punta Marina in vale dei Navigatori (2). Azimut dovrà occuparsi anche dei servizi igienici di piazza della Resistenza, frutto di un intervento di ristrutturazione eseguito dal Comune in un immobile.

La realizzazione del progetto, che ha un valore di 86mila euro, non comporterà spese ulteriori al Comune in quanto tali spese sono compatibili sul piano contabile con il contratto in essere con Azimut fino al 2027. Infatti, benché il numero di servizi da gestire da parte di Azimut diventi inferiore a quello esistente all'epoca della stesura del primo contratto, 2012,  il livello della qualità del servizio fornito oggi sarà più alto rispetto agli standard fissati in precedenza. Il nuovo contratto prevede infatti una attività giornaliera di quattro passaggi per manutenzione ordinaria, pulizia e sanificazione per un impegno di 240 ore uomo al mese, contro le 100 previste dal contratto precedente. Gli introiti ottenuti dal servizio, al costo di 50 centesimi, andranno ad Azimut che, una volta terminato il contratto, 2027, cederà i manufatti al Comune. Le quattro nuove toilette sono costituite da monoblocchi, provvisti di aerazione, maniglione antipanico per apertura interna di sicurezza, acqua calda e fredda, sanitari adeguati a persone con disabilità.

Così il presidente di Confesercenti Ravenna, Gianluca Gasperoni: "Una città d’arte che mette a disposizione toilette pubbliche curate e ben posizionate è un aspetto fondamentale per la qualità dei servizi da parte dei turisti. Non è da sottovalutare tale aspetto, anzi invitiamo il comune ed Azimut a monitorare con maggiore attenzione le toilette che si trovano in posizioni dove maggiore è il flusso dei turisti: per esempio il rifacimento dei bagni in piazza della Resistenza, proprio per il fatto che sarà dedicata allo scalo dei passeggeri dei bus turistici, era quanto mai necessario. Inoltre i bagni perché siano utilizzati devono essere percepiti come ambienti sani e presidiati, in alcuni casi ed in specifici periodi (come l’arrivo delle gite scolastiche) quindi potrebbero essere necessari più dei quattro passaggi ora programmati. Nutriamo infine un dubbio sull’eliminazione del bagno nei pressi del parcheggio adiacente a Sant’Apollinare in Classe. Il comune ha tenuto conto del reale utilizzo per decidere quali eliminare, fatto sta che nei pressi di un monumento così importante e del parcheggio adiacente che ospita stalli per camper, la toilette pubblica magari completata di servizio doccia poteva essere molto utile, anche in previsione dell’apertura del Museo Archeologico all’interno dell’ex Zuccherificio". 

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