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Cronaca

Covid, l'analisi della settimana: nuovo picco di ricoveri, ospedali verso la saturazione

Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna a lunedì 15 marzo si registra la quota di 721 ricoveri, con un rialzo di 145 ricoverati rispetto alla settimana scorsa

Sono dati da piena 'terza ondata' quelli relativi al Covid che registra l'Ausl Romagna per quanto riguarda la settimana dall'8 al 14 marzo. I parametri sono purtroppo ancora tutti in crescita. Nella settimana di riferimento, si sono verificate 5.825 positività su un totale di 47.683 tamponi eseguiti: si osserva quindi un tasso di positività del 12,2% evidenziando, anche in questa settimana, un trend in crescita dei nuovi casi positivi nel territorio romagnolo. Sono circa 400 in più i nuovi casi registrati rispetto alla settimana precedente, 5.825 contro 5.437. Tra i diversi territori si nota solo una lieve flessione nel cesenate, che ha un tasso di positività del 13,7% (in diminuzione rispetto alla settimana prima), seguito da Rimini al 13,8% (in crescita), Forlì 11,9% (in crescita) e Ravenna (10.4% in crescita).

Al 15 marzo risultano 4 focolai attivi in case di riposo della provincia di Ravenna, 2 a Forlì e uno a Cesena. Per quanto riguarda i focolai scolastici l'Ausl al 15 marzo ne conteggia, di attivi, 87 a Ravenna, 40 Rimini (in calo), 37 Cesena (in calo) e 8 Forlì (in aumento). In gran parte sono quarantene dichiarate prima che scattasse la didattica a distanza. La performance dei tempi di refertazione dei tamponi, entro le 48 ore, si mantiene alta, registrando il 97%.

Covid, la settimana 8-14 marzo

Per quanto riguarda l'indicatore relativo alle persone ricoverate, su tutta la Romagna a lunedì 15 marzo si registra la quota di 721 ricoveri, con un rialzo di 145 ricoverati rispetto alla settimana scorsa, mantenendo l'azienda all’interno del livello rosso del Piano ospedaliero Covid. A questi vanno aggiunti 40 ricoverati nelle strutture convenzionate. Anche i riempimenti nelle terapie intensive sono in rialzo, sia in termini assoluti che percentuali: si passa da 43 a 56 pazienti ricoverati nei reparti dei “più gravi”. Il tasso di occupazione dei posti letto rasenta la saturazione: all'88% nella terapia intensiva, al 92% nella sub-intensiva e dall'80 al 97% negli altri reparti. Il totale dei ricoverati in Romagna fa così segnare un nuovo record, superando quello riscontrato nella seconda ondata di novembre-gennaio scorsi. Il tasso di letalità varia dal 3,7% di Ravenna all'1,9% di Cesena (in gran parte dipende da quanto il virus ha circolato nelle case di riposo). I morti dall'inizio dell'epidemia sono stati 895 in provincia di Rimini, 833 in quella di Ravenna, 378 nel comprensorio di Forlì e 266 in quello di Cesena.

“Questi dati - commenta Mattia Altini, direttore di Ausl Romagna -  i consegnano una curva del contagio ancora in ascesa, che impegna sensibilmente anche le nostre strutture ospedaliere. Le misure adottate dalla Regione e dai Comuni del nostro territorio, speriamo comincino a produrre gli effetti di abbassamento della circolazione del virus. L’altra arma che abbiamo a disposizione, oltre alla responsabilità che ciascuno di noi dovrebbe mantenere nel comportamento, è rappresentata dal vaccino. Ma anche su questo versante continuiamo ad andare a rilento nell’approvvigionamento. Speriamo che presto si sblocchi la vicenda di AstraZeneca e attendiamo con fiducia il pronunciamento dell’Ema e conseguentemente  le decisioni di Aifa. E’ comprensibile che di fronte a questi episodi i cittadini possano provare smarrimento e preoccupazione. Voglio dire loro che quello che devono maggiormente temere è contrarre il Covid per il rischio di complicanze che può comportare. I vaccini rappresentano l’unico strumento che abbiamo a disposizione per combattere i virus e le malattie che senza vaccino hanno da sempre purtroppo prodotto molti lutti”.

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