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Cronaca

Sì al potenziamento della rete fognaria a servizio della zona ovest

Approvata, con l’astensione di Lista per Ravenna e il voto favorevole degli altri gruppi, la convenzione tra Atersir, Comune ed Hera per il collettamento a depurazione di Santerno e Piangipane

Il consiglio comunale ha approvato, con l’astensione di Lista per Ravenna e il voto favorevole degli altri gruppi, lo schema di convenzione tra Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti) Comune ed Hera per la realizzazione di un intervento da 1.170.000 euro di adeguamento e potenziamento della rete fognaria a servizio della zona ovest del comune di Ravenna finalizzato al collettamento a depurazione delle frazioni di Santerno e Piangipane.

I contenuti della delibera sono stati sintetizzati dall’assessore ai Lavori pubblici Andrea Corsini, il quale ha tra l’altro precisato che il costo dell’intervento sarà coperto per 750mila euro da un finanziamento ministeriale ottenuto da Hera tramite la Regione e per il resto dalla tariffa e che, una volta compiuta, l’opera sarà di proprietà comunale e verrà gestita da Hera. Nel dichiarare il proprio voto di astensione il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi ha detto di ritenere l’opera necessaria ma di non condividere “le modalità di assegnazione dell’incarico di progettazione e realizzazione dell’opera senza gara d’appalto”, che ritiene “in contrasto con le normative comunitarie”.

Per il gruppo Pd è intervenuta la consigliera Patrizia Strocchi (intervento fornito dalla consigliera): “Vorrei partire dall’assunto che la corretta gestione degli scarichi civili e di aree produttive ed il loro avvio alla depurazione, insieme a tanti altri indicatori, è fra i più importanti indici di qualità ambientale. L'acqua è fondamentale per la nostra comunità ed è importante preservarla evitando qualsiasi tipo di spreco. La crescita demografica e le attività umane hanno infatti portato a una sua sempre maggiore richiesta. Chi amministra la cosa pubblica deve perciò individuare  le migliori soluzioni per depurare gli scarichi civili, industriali e le acque di prima pioggia per riconsegnare alla comunità acqua pulita da riutilizzare per diversi scopi: irrigazione, scarichi in acqua superficiale, potabilizzazione, uso industriale".

"Il fango prodotto dal processo di depurazione a loro volta può essere utilizzati utilmente come fertilizzante o per produrre energia tramite digestione anaerobica. Una delle tecniche più utilizzate per la depurazione delle acque reflue urbane è quella a fanghi attivi, attraverso processi biologici di trattamento che imitano quelli che avvengono naturalmente nei corpi idrici - continua Strocchi -. Per mantenere in efficienza questi fanghi vivi, è necessario che le acque che vanno in depurazione tramite le reti fognarie rispettino particolari range di diluizione".

"Infatti l´efficienza dei sistemi di fognatura e di depurazione delle acque reflue di natura domestica ed urbana costituisce un aspetto di fondamentale importanza per la salvaguardia dell´ambiente, sia in termini di protezione della qualità ambientale delle acque marine costiere e superficiali, sia dal punto di vista igienico-sanitario per la protezione della salute umana - aggiunge l'esponente del Pd -. Un trattamento appropriato delle acque di scarico prevede un processo, ovvero un sistema di smaltimento che, dopo lo scarico del refluo trattato, garantisca la conformità dei corpi idrici recettori ai relativi standard di qualità".

Per Strocchi, "i due sistemi fognari, misto e separato, presentano entrambi pregi e difetti. La rete nera del sistema separato è soggetta a frequenti intasamenti, derivanti dal forte carico organico, spesso grossolano, e dai molti tensioattivi; richiede quindi periodici interventi di pulitura che non risultano necessari invece nella fognatura mista, dove i periodici elevati aumenti di portata, derivanti dagli eventi meteorici, asportano i depositi in formazione.

La fognatura mista, però, durante le piogge intense, ha l´inconveniente di scaricare, assieme alle acque di pioggia in eccesso, anche le acque nere attraverso sfioratori intermedi. Se collegata al depuratore, la fogna mista ha il vantaggio di consentire l´eliminazione degli inquinanti ambientali che si accumulano nelle strade e sulle superfici impermeabilizzate, derivanti dalle auto, dalle emissioni in atmosfera e da altre attività antropiche. Può, però, causare problemi gestionali ai sistemi depurativi a causa della variabilità della portata e del modesto carico organico trasportato."

"Nello specifico per quanto riguarda la presente Delibera, va rilevato che la frazione di Santerno è punto di partenza della dorsale di fognatura che colletta tutti gli agglomerati urbani presenti nell’area e li avvia al depuratore di Ravenna. L’abitato è attraversato nel suo nucleo più antico dallo scolo consorziale Canala, che acquisisce così oltre alle funzioni di drenaggio e irrigue, quelle di vettore di fognatura mista, con tutte le problematiche che un sistema promiscuo può portare", aggiunge l'esponente democratica.
 
"Il carico idraulico sempre presente nel menzionato scolo (drenaggio durante le stagioni piovose e irrigazione durante le stagioni secche) grava pesantemente su tutto il sistema fognario esistente a valle, andando a saturare le disponibilità del sistema con acque già fortemente diluite.
Tale problematica doveva trovare una soluzione, e l’occasione poteva essere colta , analizzare il funzionamento di tutto il sistema in essere, sino al recapito costituito dalla rete mista cittadina di via Faentina, evidenziandone le criticità", osserva ancora Strocchi.
 
Il progetto coglie l’obiettivo di interventi di adeguamento sugli impianti elettromeccanici e sui collettori a servizio delle frazioni di Santerno; Piangipane; San Michele; San Marco; Villanova di Ravenna; Fornace Zarattini "Queste frazioni oggi vanno in una fognatura mista che raccoglie le acque bianche e i reflui neri di provenienza civile e artigianale-industriale (aree produttive di Piangipane e Fornace Zarattini). e recapitano all’impianto di depurazione di Ravenna in regime di magra, attraverso un sistema di raccolta che presenta problematiche di natura tecnica e igienico-sanitaria derivanti da portate istantanee di impianti di sollevamento e frammistioni di canali consorziali con funzione di vettori di fognatura come appunto lo scolo Canala", ricorda Strocchi.
 
"Gli interventi di progetto prevedono la realizzazione di nuove stazioni di sollevamento, l’adeguamento funzionale di quelle esistenti, e la realizzazione di prese di magra per la regolazione dei deflussi in funzione delle portate presenti. Prevede inoltro lo “stacco” dello scolo Canala dalla rete mista all’interno dell’abitato di Santerno, oltre alla realizzazione di nuovi tratti fognari a gravità e in pressione. La possibilità di accedere a finanziamenti Ministeriali erogati attraverso la Provincia consentono di contenere l’impatto sulle tariffe applicate nel territorio, rendendo a maggior ragione più che positiva l’approvazione della Delibera.", conclude Strocchi.

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