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Cronaca

Si è spento Emilio Ottolenghi, l’imprenditore della Petrolifera Italo Rumena

Confindustria Romagna "esprime profondo cordoglio per la perdita di un personaggio protagonista dello sviluppo del porto di Ravenna"

Si è spento all'età 89 anni Emilio Ottolenghi l’imprenditore della Petrolifera Italo Rumena, il banchiere del Credito Romagnolo e poi di Intesa San Paolo, l’uomo di religione ebraica perseguitato con la famiglia da fascisti e nazisti e protetto dagli abitanti di Cotignola, fino alla fuga verso Roma. Una vita segnata dalla guerra quando, ancora adolescente tra il '43 e il '44, dovette scappare dalle persecuzioni nazifasciste. Nel dopoguerra lasciò l'azienda devastata dai bombardamenti ma l'imprenditore ricostruì l'impresa che passò dal petrolio al deposito chimico, per arrivare alla logistica integrata e al biodiesel, all’immobiliare e, infine, all’internazionalizzazione. Il Gruppo PIR è arrivato in tre nazioni, movimentando più di 5 milioni di tonnellate di prodotti, 270 dipendenti gestiscono sei terminal in quattro porti (a Ravenna, Genova, Valona in Albania e Zarzis in Tunisia), con una capacità per prodotti liquidi di 840.000 m³ in 238 serbatoi e una capacità per cereali di 400.000 tonnellate. In un anno, il Gruppo opera 560 navi, mille treni, 97.000 autobotti.

In una nota Confindustria Romagna "esprime profondo cordoglio per la perdita dell'imprenditore Emilio Ottolenghi, protagonista dello sviluppo del porto di Ravenna. Un associato illuminato, uomo coraggioso e instancabile testimone di uno dei periodi più bui della nostra storia, che ha saputo raccontare attraverso uno straordinario impegno civile e di memoria. L'associazione tutta lo ricorda anche nella veste di vicepresidente ravennate con gratitudine e commozione, ed è vicina al presidente fondatore Guido Ottolenghi e alla famiglia".

“Si è spento un uomo che con la sua vita, personale e professionale, è stato un punto di riferimento per tutti noi, un protagonista dello sviluppo del porto e della città, un imprenditore della cui sensibilità sentiremo una grande mancanza – afferma il commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna Giorgio Guberti – che continua - “La famiglia Ottolenghi, di cui Emilio era il capostipite, ha da sempre dimostrato un forte legame con tutto il territorio provinciale, contribuendo non solo allo sviluppo del porto e dell’economia locale ma anche operando a favore della nostra comunità, quasi a voler restituire ciò che aveva ricevuto nei terribili momenti delle persecuzioni. Lo ricorderemo con grande orgoglio e stima per il suo rigore, i suoi principi, i suo impegno civile e il suo grande contributo allo sviluppo economico del nostro territorio, ma non solo. Le più sentite condoglianze a tutta la famiglia Ottolenghi”.

“Con la scomparsa di Emilio Ottolenghi perdiamo un imprenditore illuminato, un uomo coraggioso che ha dedicato la sua vita alla memoria e all’impegno civico a favore dei diritti e della libertà. Insieme alla sua famiglia, di religione ebraica, ha vissuto in prima persona la persecuzione di nazisti e fascisti, dalla quale scampò grazie all’aiuto di alcuni abitanti di Cotignola, nel ravennate, quattro dei quali poi riconosciuti da Israele ‘Giusti fra le nazioni’. Esperienza che lo ha reso testimone instancabile a favore dei valori di pace e democrazia. A nome mio personale, della Giunta e di tutta la comunità regionale esprimo ai suoi cari vicinanza e le più sentite condoglianze”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo la morte di Emilio Ottolenghi, 89 anni, imprenditore della PIR, fra i protagonisti dello sviluppo del Porto di Ravenna, già presidente del Credito Romagnolo e vice presidente dell’istituto bancario San Paolo di Torino.

ll cordoglio del sindaco de Pascale

“La scomparsa di Emilio Ottolenghi, protagonista dello sviluppo industriale ed economico della città - afferma il sindaco de Pascale -  segna una perdita importante per Ravenna. Se ne va un uomo di grande sensibilità, rigore, cultura e amore per la storia locale e nazionale nei suoi aspetti di affermazione delle libertà e del valore sociale. Sono vicino alla famiglia ed esprimo loro le più sentite condoglianze a nome dell’intera città, certo che, nel proseguire il cammino di sviluppo delle aziende del gruppo, verrà portata avanti la lezione e i valori che hanno animato la vita del dottor Emilio Ottoleghi”.

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