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Cronaca

Si rifiutarono di imbarcare armi, il ministro palestinese scrive ai portuali: "Il mondo ha bisogno di gente come voi"

I rappresentanti dei sindacati confederali e di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno ricevuto una lettera da parte del ministro del lavoro dell'Autorità Palestinese, Ahmed Majdalani

Martedì mattina, nella sede della Compagnia portuale di Ravenna, i rappresentanti dei sindacati confederali e di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno ricevuto una lettera da parte del ministro del lavoro dell'Autorità Palestinese, Ahmed Majdalani, in cui si ringraziano i sindacati e le lavoratrici e i lavoratori del porto di Ravenna per essersi rifiutati di caricare armi e materiale bellico. I fatti risalgono a maggio dello scorso anno quando - grazie alla mobilitazione dei sindacati e dei lavoratori che si dichiararono pronti allo sciopero e a organizzare dei presidi - si scongiurò che nel porto di Ravenna venissero caricati, su una nave diretta a un porto israeliano, armi ed esplosivi destinati ad alimentare il conflitto tra Hamas e Israele che stava mietendo centinaia di vittime civili innocenti.

La lettera è stata consegnata da Milad Jubran Basir, in rappresentanza del popolo palestinese nelle mani di un lavoratore della Compagnia Portuale in rappresentanza di tutti i lavoratori del porto di Ravenna. “Cari compagne e compagni e amici – scrive il ministro del lavoro palestinese - la vostra iniziativa è stata semplicemente bellissima, perché è un gesto di coraggio e di pace. In questi terribili giorni noi, voi e il mondo intero ha bisogno di uomini e donne coraggiosi e convinti pacifisti. Il vostro gesto ha un enorme valore etico e morale. Come ben sapete, il popolo palestinese da circa 60 anni lotta per la libertà e per la pace contro una feroce occupazione militare. A nome dell'Olp e dell'intero popolo palestinese vorrei ringraziare la Cgil, Cisl e Uil di Ravenna e le loro associazioni di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti”.

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