Si torna sui banchi: con le scuole alluvionate teatri, municipi e centri sociali diventano aule
Alcune scuole sono state letteralmente attraversate da fiumi di acqua, e il loro ripristino è potuto avvenire solo in parte
Tutti a scuola. Venerdì 15 settembre si torna in classe in Emilia-Romagna, e nonostante i gravi danni inferti dall’alluvione dello scorso maggio anche alle strutture scolastiche le lezioni riprenderanno regolarmente da Piacenza a Rimini. Dopo gli asili nido e le scuole per l’infanzia, già ripartiti a inizio settembre, si apriranno le porte di scuole primarie (elementari) e secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori). Oltre 500 mila gli studenti e le studentesse sui banchi, 70mila i docenti e più di 16mila il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA).
Anche quest’anno la Regione sarà nel territorio, sia la Giunta regionale sia l’Assemblea legislativa. Con una scelta precisa: essere presenti negli istituti di alcune delle città colpite dall’alluvione. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sarà a Imola, all’Istituto tecnico agrario chimico “Scarabelli Ghini”, mentre gli assessori saranno nelle tre province più colpite, in particolare nei Comuni di Medicina, Argenta, Forlì, Castenaso, Castel Bolognese, Lugo, Faenza, Pianoro, Solarolo, Conselice e Cesena. La presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti, si recherà in alcune scuole di Novafeltria e Rimini.
Una vicinanza che non è solo formale: la Regione ha già messo a disposizione oltre 70 milioni di euro per la fascia 0-3 anni, rendendo il nido gratuito nei comuni montani e nelle aree interne e riducendo le rette a carico delle famiglie in tutti gli altri; altri 800 mila euro sono stati resi disponibili per sostenere le pluriclassi nelle aree montane potenziandone servizi e offerta didattica; oltre 25 milioni di euro (6 in più dell’anno precedente) consentiranno l’abbonamento gratuito ai bus e treni regionali nel percorso casa-scuola per tutti gli studenti di scuole elementari e medie (senza limiti Isee) e per quelli delle superiori con Isee entro i 30mila euro.
Inoltre, la Regione si è mossa garantendo 2,75 milioni di euro per assicurare le borse di studio agli studenti del primo e del secondo anno delle scuole secondarie di secondo grado o iscritti ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale - IeFP, con un incremento del 25% rispetto alla quota prevista per l’anno accademico precedente. Ma gli sforzi principali sono serviti a garantire la riapertura delle scuole nei paesi colpiti dall’alluvione.
Il ritorno a scuola nelle terre alluvionate
I Comuni sono spesso intervenuti con lavori di somma urgenza per garantire la riapertura degli istituti nei tempi, interventi che ora vanno saldati: in attesa dei fondi statali, la Regione ricorrerà alle donazioni raccolte. Una parte sarà appunto usata per far sì che tutto il sistema scolastico pubblico sia ripristinato nel più breve tempo possibile e che gli enti locali possano pagare tempestivamente le imprese che hanno lavorato questa estate.
“Venerdì riaprono tutte le scuole, anche quelle delle zone alluvionate, un risultato non scontato vista l’enorme entità dei danni- sottolinea il presidente Bonaccini-. Dobbiamo dire grazie al presidente della Repubblica, Mattarella, che lunedì prossimo ha deciso di aprire ufficialmente l’anno scolastico a Forlì, presente il ministro Valditara, scegliendo ancora una volta di essere vicino alle nostre comunità e ai nostri giovani, ai sindaci e agli amministratori locali che sono intervenuti anche senza copertura di spesa, ai cittadini di ogni parte d’Italia, alle associazioni, alle imprese e ai soggetti di tutti i settori, dalla cultura allo sport, che ci sono stati vicini concretamente con le loro donazioni. Se venerdì ogni studente troverà la scuola aperte il merito è di tutti loro, di un impegno che è stato collettivo. Il diritto allo studio va garantito sempre, a maggior ragione nelle situazioni più tragiche ed emergenziali, come in Emilia-Romagna avvenne anche dopo il sisma. Quando i lavori saranno terminati, avremo delle scuole ancora migliori: come l’Emilia-Romagna sa fare, ci rialzeremo più forti di prima. E ovviamente faccio un grosso in bocca al lupo ai ragazzi e alle ragazze per il nuovo anno, così come ai docenti, a tutto il personale scolastico e alle famiglie”.
“C’è ancora molto da fare e per questo serve sostenere rapidamente i Comuni per dare il via ai lavori che ancora devono essere eseguiti- sottolinea Paola Salomoni, assessora regionale alla Scuola-. Il nostro obiettivo è arrivare ad avere scuole che possano offrire ai propri studenti e studentesse spazi e strumenti migliori rispetto a prima. Oltre che il doveroso ringraziamento ai nostri amministratori che hanno permesso la ripresa delle lezioni per tutti e tutte, dobbiamo ringraziare anche le tante donazioni arrivate alle scuole e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna che ha gestito la situazione tramite ‘Adotta una Scuola’. Grazie a questa iniziativa sono state messe in contatto le scuole con i benefattori per migliorare laboratori e aule. Oggi- chiude Salomoni- auguriamo a tutto il personale della scuola, ai docenti e ai nostri studenti e studentesse un anno scolastico pieno di soddisfazioni, da affrontare con ottimismo. Noi continueremo a monitorare la situazione per garantire che tutte le scuole alluvionate tornino alla normalità il prima possibile”.
La stima dei danni
Quelli al patrimonio pubblico utilizzato per scuole e servizi educativi (cioè aule ma anche palestre, giardini, laboratori) ammontano a circa 12 milioni di euro. In particolare, gli istituti scolastici più colpiti si trovano a Solarolo, Castel Bolognese, Lugo, Faenza e Sant'Agata sul Santerno, tutti nel ravennate. Le stime per provincia prevedono costi per il ripristino pari a 9 milioni di euro a Ravenna, 2 a Forlì-Cesena, oltre 500mila euro per la Città metropolitana di Bologna, 400mila euro per Rimini e 100 mila euro per Ferrara.
Alcune scuole sono state letteralmente attraversate da fiumi di acqua, e il loro ripristino è potuto avvenire solo in parte. Poi ci sono stati casi meno complessi, ma molto diffusi: per circa 200 edifici, infatti, sono stati segnalati danni derivanti all’allagamento di locali tecnici, che hanno compromesso caldaie, impianti elettrici e idraulici: tutti sistemi che sono stati ripristinati nei tempi necessari a garantire la continuità delle attività didattiche. Altro problema frequente è stato quello delle infiltrazioni di acqua da soffitti e pavimenti, anche in questi casi i lavori sono stati condotti durante l’estate per rendere agibili più spazi possibile.
Le soluzioni adottate
In alcuni casi le classi sono state dislocate in plessi diversi da quelli preposti, come per esempio a Castel Bolognese: qui i bambini della scuola dell’infanzia hanno trovato ospitalità nella vicina scuola elementare. A Solarolo e Sant’Agata sul Santerno una parte dei bimbi che frequentano il nido sono ospitati provvisoriamente nel vicino Comune di Fusignano.
Altra strategia utilizzata è stata quella di allestire strutture temporanee all’interno di centri sociali o di altri edifici, realizzati in tempo di record durante l’estate per adeguarli alle esigenze scolastiche. È il caso di Lugo, dove un centro sociale ospita da qualche giorno una scuola dell’infanzia, o di Sant’Agata sul Santerno, dove la scuola dell’infanzia è stata temporaneamente collocata nel teatrino di Villa San Martino.
Molti Comuni avevano già in calendario cantieri nelle scuole finanziati dal PNRR: in queste circostanze lo sforzo è stato duplice, perché si è cercato di mantenere la programmazione dei lavori previsti affiancandoli a quelli di ripristino, nonostante l’inevitabile complessità che ciò ha comportato per la gestione degli spazi agibili.
I dati sulla scuola in Emilia-Romagna a cura dell’Ufficio Scolastico Regionale
Secondo i dati forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale il prossimo 15 settembre torneranno a scuola 536.269 studenti e studentesse, 4.200 in meno rispetto all’anno passato. In totale aumenta dello 0,7% la popolazione scolastica alle superiori, che invece cala alle elementari (-0,5%) e resta stabile alle medie e alle materne. I docenti in Emilia-Romagna quest’anno saranno 61.137, di cui 13.960 di sostegno. A questi si aggiungono 9.300 supplenti, di cui circa 5.600 su posti di sostegno.
Le scuole disporranno inoltre di 16.303 impiegati del personale amministrativo, tecnico e ausiliario: 419 in più rispetto all'anno scorso. Sono infine 479 i dirigenti scolastici di ruolo in servizio in Emilia-Romagna: 312 nelle scuole di primo ciclo e 167 alle superiori. Sono 38 i nuovi dirigenti assunti quest'anno, mentre sono 54 le scuole con reggenze. Le classi funzionanti in Emilia-Romagna saranno quasi 25mila, di cui 8.500 alle elementari. Per quanto riguarda le superiori, circa 90mila studenti sono iscritti ai licei (il 44% del totale alunni), mentre circa 114mila frequentano gli istituti tecnici-professionali.
L’impegno della Regione per la scuola
Fascia 0-3 anni: oltre 70 milioni di euro - La Regione investirà per l’anno educativo 2023-24 oltre 70 milioni di euro complessivi per diversi impegni, tutti volti a potenziare i servizi educativi per la fascia 0-3 anni. Serviranno a qualificare e migliorare nidi d’infanzia e servizi integrativi al nido per i bambini, a ridurre le liste di attesta ampliando l’offerta educativa, a riproporre la misura “Al nido con la regione”. Quest’ultima garantirà l’abbattimento delle rette a carico delle famiglie sull’intero territorio regionale, con il completo azzeramento nei Comuni di montagna e delle aree interne.
Pluriclassi in montagna: 812 mila euro - Nell’ambito dei cosiddetti “Patti di Comunità” - nati per rafforzare l’alleanza tra scuole e territorio e per sostenere i servizi educativi che si fondano sul modello delle pluriclassi nelle aree montane - la Regione ha definito un progetto per le pluriclassi condiviso con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. Avviato in via sperimentale a inizio dell’anno scolastico 2022-2023 in 6 plessi scolastici e 12 pluriclassi di montagna delle province di Reggio Emilia e Forlì-Cesena, dall’anno scolastico 2023- 2024 viene esteso a tutto il territorio. Con un finanziamento di 812mila euro si dà la possibilità a tutti i 61 Comuni delle aree montane in cui sono presenti pluriclassi di realizzare progetti didattici e servizi innovativi anche grazie agli incentivi economici, che ammontano a 3.000 euro per ogni pluriclasse attivata, più 5.500 euro per ciascun plesso scolastico coinvolto.
Borse di studio: 2,75 milioni di euro - La platea degli studenti delle superiori che beneficeranno delle borse di studio regionali è cresciuta del 25%: sono oltre 13mila, grazie a uno stanziamento di 2,75 milioni di euro, 500mila in più rispetto allo scorso anno scolastico. Sono destinati agli studenti del biennio delle scuole superiori e dei corsi di istruzione e formazione professionali appartenenti a nuclei familiari con Isee inferiore a 15.748 euro. Borsa maggiorata del 25% per chi, tra loro, ha conseguito una media pari o superiore al 7 e per quelli con disabilità.
Trasporto scolastico, bus e treni gratuiti: 25 milioni di euro - Anche per l’anno scolastico 2023-24 si conferma l’iniziativa Salta su voluta dalla Giunta, che offre l’abbonamento gratuito a bus e treni regionali agli studenti residenti in Emilia-Romagna delle scuole elementari e medie. Possono beneficiarne anche gli studenti delle superiori e istituti di formazione professionale con Isee familiare annuo fino a 30mila euro. L’impegno della Regione è pari a oltre 25 milioni di euro, 6 milioni in più rispetto all’anno precedente.
Il programma di visite
Il presidente Stefano Bonaccini saluterà studenti e insegnanti a Imola, alle 8.30 con il sindaco Marco Panieri, presso l’Istituto Tecnico Agrario Chimico ‘Scarabelli Ghini’, mentre la presidente dell’Assemblea Legislativa Emma Petitti inaugurerà l’anno scolastico prima a Novafeltria e poi a Rimini presso l’Istituto Tecnico Statale Economico ‘Roberto Valturio’. Il sottosegretario Davide Baruffi sarà a Medicina con il sindaco Matteo Montanari presso il campo sportivo Enghel Bambi con gli studenti e le studentesse delle scuole elementari.
Anche gli assessori regionali saluteranno studenti e docenti nelle zone più colpite della Romagna e del bolognese: Paolo Calvano sarà ad Argenta, Vincenzo Colla a Forlì nel Centro di Formazione Professionale ‘Don Bosco’, Raffaele Donini a Castenaso, Mauro Felicori a Castel Bolognese, Barbara Lori a Lugo, Alessio Mammi a Faenza, Igor Taruffi alle scuole elementari ‘Pianoro Vecchio’ e ‘Diana Sabbi’ di Pianoro. Il capo della segreteria politica Gianmaria Manghi sarà alle scuole elementari ‘Pezzani’ di Solarolo. Paola Salomoni, assessora alla Scuola, sarà a Lavezzola, frazione di Conselice, insieme alla sindaca Paola Pula dove sarà inaugurata la rinnovata scuola media "Antonio Stoppani". A seguire, alle ore 11, Salomoni si sposterà a Cesena, nella nuova sede del plesso "Leonardo Da Vinci" assieme al sindaco Enzo Lattuca. Infine la vicepresidente Irene Priolo, con l’assessora Salomoni, accoglierà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, atteso a Forlì il 18 settembre alle 16,30 presso l’Istituto Tecnico ‘Saffi-Alberti’.