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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Siccità, Sinistra Italiana: "Problema sottovalutato, le risposte non "piovono" dal cielo"

"Spendiamo milioni di euro in emergenza anzichè in prevenzione, pratica che porterebbe oltre a risparmio anche tutela, sicurezza e occupazione"

Il periodo di siccità iniziato negli ultimi mesi del 2016 ha colpito soprattutto le Regioni del nord e centrali. Il Cern dice che la primavera del 2017 risulta la terza più siccitosa dal 1800. Se alla crisi idrica aggiungiamo le onde di calore dell'ultima stagione estiva, si ha un quadro della situazione alquanto allarmante. Dal mese di marzo 2017 la temperatura media, rispetto agli anni dal 1961 al 1990, subisce un aumento pari a + 1.5°/ 2.5° gradi centigradi.

"Questi dati, per la verità, non dovrebbero sorprendere perchè già ampiamente previsti ed enunciati da vari esperti scienziati e climatologi di fama mondiale - commenta Alessandra Federici, responsabile Ambiente Sinistra Italiana Ravenna - Ma noi continuiamo a sottovalutare il problema, a tacciare chi informa di fare gratuito allarmismo o semplicemente ad allargare le braccia in attesa di una soluzione che "piova" dal cielo. Sinistra Italiana denuncia da tempo un immobilismo politico non più tollerabile e accompagna la sua protesta proponendo soluzioni e investimenti, ma la nostra voce cade nel vuoto. Gli scienziati stimano che a ogni grado centigrado di aumento della temperatura terrestre, un ulteriore 7% della popolazione mondiale vedrebbe ridursi del 20% la propria risorsa idrica. Oggi poi, il 90% dei disastri naturali è legato all'acqua; se a questo si aggiunge che al 2030 (tra soli 13 anni) la risorsa idrica sarà ridotta del 40%, si apre uno scenario apocalittico. Esistono misure attuabili già da domani: servirebbe solo una sensibilità alla tutela ambientale e volontà politica. Anbi (Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque irrigue), presentando nei giorni scorsi un Rapporto Manutenzione Italia, ci dice alcune verità importanti. L'estate scorsa ha portato 12 Regioni italiane a chiedere ed ottenere lo stato di calamità naturale. Spendiamo cioè, milioni di euro in emergenza anzichè in prevenzione, pratica che porterebbe oltre a risparmio anche tutela e sicurezza, occupazione e anche bellezza dei nostri territori. Ad oggi non esiste nessun piano strutturale. L'inverno che ci apprestiamo a vivere si annuncia in linea con gli inverni anomali degli anni scorsi, ma non si intravedono inversioni di tendenza nell'affrontare il cambio climatico in atto. Questo evidenzierà tutta l'inadeguatezza, le condizioni di arretratezza del nostro Paese e la distanza della nostra classe dirigente da una sensibilità ai temi ambientali. Le proposte? Per alleviare almeno un po' la situazione di rischio idrogeologico, l'Anbi propone un piano strutturale pluriennale di 3709 interventi per un importo complessivo di 8 miliardi di euro, senza dimenticare le 31 opere incompiute sul piano idrico del territorio nazionale. Parliamo di dighe, impianti di irrigazione, adduttori e altri interventi, tutti sospesi per contenziosi di appalti, interruzioni di finanziamenti o altro. Sono già stati spesi 537.211.456 euro in modo infruttuoso, visto lo stato di stallo, e altri 620.748.032 euro vanno trovati il più fretta possibile, visto che i cambiamenti climatici sono del tutto irreversibili e  progressivi. Sinistra Italiana non smetterà un solo giorno di cercare risposte e lo farà in ogni sede, con la serietà e la perseveranza di cui è dotata".

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