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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sicurezza, salute, lavoro e crescita: istituito un tavolo provinciale

Lo scopo è quello di vigilare sulla corretta applicazione del decreto del 22 marzo e del protocollo firmato da governo, imprese e sindacati

Seguendo l’esempio della città metropolitana di Bologna, anche la Provincia di Ravenna ha istituito, e convocato per venerdì 17, il tavolo per la sicurezza nei luoghi di lavoro allo scopo di vigilare sulla corretta applicazione del decreto del 22 marzo e del protocollo firmato da governo, imprese e sindacati, e che segue il lavoro già portato avanti in merito al protocollo sulla sicurezza in ambito portuale, siglato di recente.

“Al tavolo, coordinato dalla Provincia – dichiara il presidente Michele de Pascale – prenderanno parte i sindaci dei diciotto Comuni, la Camera di commercio, l’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico centro settentrionale, le associazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, le associazioni economiche Confindustria, Confimi, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Lega coop, Agci, Cia, Coldiretti, Cofagricoltura, Copagri e gli ordini professionali. Ho chiesto al Dipartimento di Salute pubblica dell’Ausl Romagna, alla Prefettura di Ravenna e alla Regione Emilia-Romagna il supporto tecnico al tavolo, sia direttamente che attraverso il coordinamento delle strutture decentrate dello Stato. Il tavolo definirà nella prima seduta i gruppi di lavoro specifici che, con una composizione di volta in volta differenziata, affronteranno le diverse tematiche. Si tratta di un luogo in cui pianificare le modalità per tenere insieme sicurezza, salute, lavoro e crescita, per gestire sia la fase attuale che le prossime fasi di apertura, ed elaborare anche proposte da sottoporre sia a livello regionale che nazionale”.

"Avevamo già segnalato la necessità di uno strumento di confronto tra le varie parti sociali, sindacati, imprese, associazioni di categoria e amministrazioni locali e regionale in modo tale da costruire, insieme a tutti i soggetti in campo, una strategia per ripartire per ragionare sulla ripartenza e capire come affrontare e uscire in fretta dalla crisi economica che ci troveremo a fronteggiare senza dimenticare che quella sanitaria non è ancora conclusa - spiegano da Articolo Uno - siamo ancora sul crinale, a metà del guado. Cogliamo l’occasione per ribadire come la priorità immediata sia intervenire sull’emergenza economica sociale, dando piena attuazione alle misure messe in moto dal Governo e dalla Regione, come il reddito di emergenza per i lavoratori e le fasce più deboli, l’accesso cassa integrazione e alla liquidità per le imprese. Inoltre è fondamentale far sì che chi lavora lo faccia in piena sicurezza, per salvaguardare se stessi e gli altri. Da questo punto di vista, risulta essenziale che siano rispettate tassativamente tutte le norme stabilite dal Governo in materia di sicurezza sul lavoro, come il distanziamento e l’utilizzo e l’accesso di ogni lavoratore ad adeguati dispositivi di protezione individuale. I luoghi di lavoro, infatti, sono tra quegli ambienti maggiormente soggetti e sensibili al contagio. Non possiamo permetterci una seconda ondata epidemica in coincidenza con l’estate, che ci farebbe regredire immediatamente alla fase uno. Il tema della sicurezza sul lavoro non è solo un problema delle imprese e dei lavoratori, ma di tutti noi".

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