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Cronaca

Sicurezza stradale, la denuncia: "Caditoie stradali tombate, così si formano le pozzanghere"

Ancisi: "Un esempio segnalato riguarda la pista ciclo-pedonale di via Trieste, una delle arterie urbane principali e più pericolose della città, utilizzata anche con finalità turistiche"

Il Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) di Ravenna, approvato in Comune, prevede investimenti per circa 44 milioni di euro in dieci anni. Di questi, 11 sono destinati alla mobilità ciclabile, cosicché “la rete dei percorsi ciclabili, che attualmente si stende lungo poco più di 135 chilometri, dovrebbe arrivare a 238”.

"Scendendo a terra, sui 135 chilometri delle piste ciclabili esistenti, a prescindere se fatte bene o male e da come tra loro collegate o no, ci viene ripetutamente segnalato che la pulizia delle caditoie dell’acqua piovana lì collocate risulta largamente latitante - commenta il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi - Un esempio segnalato riguarda la pista ciclo-pedonale di via Trieste, una delle arterie urbane principali e più pericolose della città, utilizzata anche con finalità turistiche, che sconsiglia ai pedoni e ai ciclisti di avventurarsi sulla carreggiata. Sono mesi che le caditoie non sono state pulite, ragion per cui, essendo piene di terra e di fogliame, quando piove vi si formano grosse pozze d’acqua". Ancisi interroga la giunta per chiedere "con quale frequenza e/o efficacia di risultato viene effettuata la manutenzione delle caditoie, con quali controlli e con quali eventualità penalità nel caso di inadempienze?".

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