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Cronaca

Sindacati e studenti in piazza per "difendere la scuola pubblica": fiaccolata a Ravenna

Le segreterie di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno proclamato lo sciopero breve di un'ora per tutti gli scrutini in ciascuna delle prime due giornate di svolgimento delle operazioni

Le segreterie di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno proclamato lo sciopero breve di un'ora per tutti gli scrutini in ciascuna delle prime due giornate di svolgimento delle operazioni, le cui date sono individuate in relazione al calendario adottato da ogni singola istituzione scolastica, con esclusione delle classi terminali dei cicli di studio. Inoltre  per un’azione costante di informazione e coinvolgimento dei cittadini sulle ragioni e sugli obiettivi della mobilitazione si darà  vita nella giornata di venerdì , con inizio alle 21, ad una iniziativa dal titolo “La cultura in piazza” con fiaccolate che avranno luogo contemporaneamente in tutte le principali città italiane.  Anche Ravenna avrà la sua fiaccolata.

Venerdì, alle 21, piazza del Popolo di Ravenna sarà il palcoscenico di civile contestazione al Ddl sulla scuola. I sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, insieme agli studenti medi della rete di Ravenna, organizzano infatti una fiaccolata in difesa della scuola pubblica aperta a tutta la cittadinanza. "La partecipazione all'evento  - scrivono i sindacati - diventa fondamentale per dare una risposta civilmente arrabbiata al mortificante DdL sulla scuola pubblica. Il testo del disegno di legge di riforma votato alla Camera, lascia irrisolte molte delle sue più evidenti criticità e non dà risposta alle richieste che stanno alla base di una mobilitazione condivisa e partecipata dall’intero mondo della scuola. Resta dunque ancora la necessità di apportare al testo di legge profondi cambiamenti e si motiva per questo la proclamazione di ulteriori iniziative di lotta sugli stessi obiettivi individuati nella piattaforma dello sciopero del 5 maggio".

"Il presidente del Consiglio ha postato su Youtube un video messaggio per spiegare in solo 5 punti il DdL sulla Buona Scuola descrivendo il suo piano scuola immaginario, diverso dai contenuti del DDL in discussione in Parlamento; è evidente che il premier  non conosce i contenuti del suo disegno di legge. La realtà della scuola è diversa, è quella di personale malpagato e umiliato, di scuole che cadono a pezzi, di risorse che mancano, di dispersione scolastica in aumento, di precarietà dilagante, di ragazze e ragazzi in difficoltà perché manca una legge sul diritto allo studio. Il suo modello di scuola è autoritario e ingiusto per chi nella scuola lavora, e per tutti gli studenti. Proseguono pertanto le iniziative di mobilitazione organizzate sia a livello territoriale che nazionale in risposta anche al video messaggio", concludono i sindacati.

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