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Cronaca

Slot truccate sul web, il boss dell'ndrangheta era a Sant'Agata

Un importante boss della 'ndrangeta coordinava da Sant'Agata sul Santerno un'intensa attivita' illecita nel settore del gioco online e delle Video Slot manomesse

Un importante boss della 'ndrangeta,  Nicola Femia, coordinava da Sant'Agata sul Santerno un'intensa attivita' illecita nel settore del gioco online e delle Video Slot manomesse. A scoprirlo gli agenti della Guardia di Finanza di Bologna, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo felsineo, che hanno eseguito mercoledì mattina 29 ordinanze di custodia cautelare e sequestrato beni per oltre 90 milioni di euro nei confronti di appartenenti ad un'associazione a delinquere.

Sono 150 le persone indagate e altrettante le perquisizioni tra Milano, Roma, Ravenna, Napoli, Reggio Calabria, Cosenza, Torino, Asti, Biella, Bergamo, Macerata, Teramo, Potenza, Modena, Parma, Brescia, Cagliari, Palermo, Messina, Lucca, Benevento, Treviso, Vicenza e Viterbo. Tra gli arrestati vi sono un sottufficiale della Finanza di Lugo di Romagna, un altro ex militare sempre delle Fiamme Gialle e un ex ispettore della polizia di stato, accusati di dare informazioni 'dall'internò all'organizzazione criminale.

Tra gli indagati nell'inchiesta 'Black Monkey' della Dda di Bologna c'é un'impiegata amministrativa della Corte di Cassazione. In mattinata è stata fatta da parte della Gdf una perquisizione a casa della donna e anche nella sua postazione di lavoro negli uffici della Corte a Roma. Alle operazioni ha sovrinteso di persona il procuratore capo di Bologna Roberto Alfonso. A quanto si è appreso l'impiegata aveva rapporti con alcuni degli arrestati. "La Corte - fa sapere una nota - ha offerto la massima collaborazione per lo svolgimento dell'atto di indagine. "Ciò - prosegue - per consentire l'accertamento doveroso di eventuali condotte, che, se realmente tenute, comprometterebbero il prestigio e l'immagine dell'Istituzione".

Il capo dell'organizzazione, originario della Calabria, trasferito in Emilia Romagna per scontare un provvedimento di "obbligo di firma", è già noto per diversi reati, tra cui traffico internazionale di stupefacenti e armi. L'associazione a delinquere era coordinata dal boss n'dranghetista, che da Sant'Agata dirigeva sul territorio nazionale ed estero, anche attraverso estorsioni e sequestri di persona, l'attivita' illecita nel settore del gioco on line e delle video slot manomesse.

Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, l'organizzazione era dedita alla promozione, alla diffusione e alla gestione del gioco on line illegale attraverso connessioni a siti esteri, in particolar modo romeni e inglesi, privi delle concessioni attraverso i quali venivano raccolte giocate per decine di milioni di euro. Ben 1500 slot machine truccate sono state sequestrate su tutto il territorio nazionale.

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