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Cronaca Solarolo

Solarolo, ad una settimana dall'alluvione la zona artigianale non è più isolata

Spiega il sindaco: "Giovedì mattina una ditta chiamata da Telecom ha effettuato uno scavo a fianco della cabina, poi venerdì un’altra ditta ha sostituito un lungo cavo che nei tubi delle linee si era inzuppato d’acqua, ripristinando così il collegamento"

Ad una settimana esatta dalla calamità meteorologica che ha colpito l’intera Romagna, finalmente venerdì mattina è tornata la connettività telefonica e di internet nella zona artigianale di Solarolo e nelle strade limitrofe, in un’area che serve una ventina di aziende più numerosi privati. Del problema si era fatto carico l’amministrazione comunale, attivandosi lunedì scorso con Telecom e facendo intervenire Prefettura e Protezione Civile. "Il disagio sembra fosse causato dall’allagamento della cabina telefonica che serve l’area - spiega il sindaco Fabio Anconelli -. Giovedì mattina una ditta chiamata da Telecom ha effettuato uno scavo a fianco della cabina, poi venerdì un’altra ditta ha sostituito un lungo cavo che nei tubi delle linee si era inzuppato d’acqua, ripristinando così il collegamento".

"Colgo l’occasione per ringraziare la Cna, la Prefettura e la Protezione Civile, con le quali abbiamo lavorato assieme per risolvere questa problematica – aggiunge il sindaco – Devo tuttavia sottolineare il mio rammarico per la mancanza di canali di comunicazione diretta da parte di Telecom con l’Amministrazione Comunale. Nell’epoca dei call-center, spesso il contatto diretto delle società che gestiscono servizi pubblici essenziali come la telefonia e le linee web, potrebbe evitare di alzare le tensioni dei cittadini, dando immediatamente e direttamente le corrette informazioni a chi, sul proprio territorio, deve rendere conto ai cittadini che lo hanno eletto. Come Amministrazione Comunale stiamo valutando di organizzare un’assemblea pubblica, per i primi giorni di marzo, per dare conto di quanto è successo ai cittadini e per ragionare, insieme ai diversi gestori, che interventi dovranno essere realizzati onde evitare che, in futuro, si possa ripresentare una situazione simile».

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