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Cronaca

Soldi pubblici per difendere la centrale di Russi, la Lega interroga

"Dopo che il TAR di Bologna ha sospeso l'autorizzazione all'ex-zuccherificio Eridania a Russi si apprende che più enti pubblici avrebbero stanziato ingenti fondi pubblici per affrontare il ricorso presso il Consiglio di Stato"

“Dopo che il TAR di Bologna ha sospeso l’autorizzazione della riconversione a centrale a biomasse dell’ex-zuccherificio Eridania a Russi (RA), si apprende che più enti pubblici (Regione Emilia e Romagna, Provincia di Ravenna, Comune di Russi) avrebbero stanziato ingenti fondi pubblici per affrontare il ricorso presso il Consiglio di Stato”, è quanto riferisce Mauro Manfredini, della Lega Nord.

In una risoluzione il leghista invita, qualora la segnalazione trovasse riscontro, a chiedere al presidente della Provincia di Ravenna e alla Giunta regionale di riferire “i motivi che avrebbero giustificato lo stanziamento di fondi pubblici per affrontare il ricorso avanti al Consiglio di Stato, contro la volontà di varie associazioni di cittadini sia nazionali che locali, contro il parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Ravenna e contro la volontà degli elettori”. Anche considerato – si legge ancora nel documento - “il parere negativo di tutti i partiti politici, pur con molti distinguo da parte di quelli che compongono l’attuale maggioranza in Regione e in Provincia, ad esclusione del Pd da sempre favorevole a tale centrale”.

“Un tale oneroso intervento volontario, affianco ad un’azienda privata sarebbe giustificato solo a fronte di validi motivi di tutela di un bene pubblico – osserva Manfredini, - in questa situazione, non si comprende quale sia il bene che gli enti pubblici intendono tutelare, non certo la salute pubblica, l’ambiente, l’occupazione, o la tutela del patrimonio artistico di Russi”.

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