rotate-mobile
Cronaca Faenza

Sono 23 i Progetti utili alla collettività sul territorio della Romagna Faentina

"Un lavoro di rete importante. In proporzione al numero di abitanti, siamo fra i primi distretti in Regione per Progetti attivati", afferma l’assessore al welfare Davide Agresti

I quasi due anni di pandemia hanno determinato forti difficoltà economiche e produttive per ampie fasce della popolazione. Conseguentemente, le domande per la richiesta di un sostegno al reddito sono notevolmente aumentate, andando ad ampliare la platea di beneficiari del reddito di cittadinanza che ad oggi si presenta estremamente variegata. Secondo la normativa ministeriale, i beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere attività utili per la collettività nel proprio Comune di residenza, ad eccezione di particolari situazioni per le quali è previsto l’esonero o l’esclusione. L’acronimo P.U.C., Progetti Utili alla Collettività, sta appunto ad indicare quei progetti che possono essere implementati all’interno dell’amministrazione comunale, degli enti del terzo settore, delle associazioni e cooperative di vocazione sociale, ma non solo.

I Servizi alla Comunità dell’Unione sono l’ente titolare dei Progetti Utili alla Collettività ed hanno optato per un approccio davvero innovativo. L’iniziativa, avviata ad aprile 2021, ha spinto a porsi un obiettivo davvero ambizioso: creare un ampio catalogo di possibilità operative che possa consentire di realizzare l’abbinamento più consono alle competenze e agli interessi del beneficiario. Tale approccio, oltre al risvolto sociale di chiara evidenza, consente anche di sviluppare questi progetti in una visione di più ampio respiro, che possa stimolare attività di cittadinanza attiva e volontaria, che così tanto ha sofferto in questi anni, rinvigorendo le attività delle associazioni di volontariato e gli enti del terzo settore.

Con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali URF, delle associazioni e delle organizzazioni del territorio, i progetti creati contemplano attività che spaziano dalla cura del verde pubblico alla manutenzione degli impianti sportivi, dall’accoglienza negli uffici comunali e nei musei pubblici e privati all’accompagnamento a scuola dei bambini e alle opere di sostegno per la cittadinanza. I progetti prevedono una durata di tre mesi per persona, per un impegno settimanale che può variare dalle otto alle sedici ore, in modo da riuscire a coinvolgere più beneficiari possibili nelle diverse attività.

Sul territorio dell’Unione ad oggi si contano ventitre progetti, che possono ospitare fino a settantuno beneficiari; numeri, questi, tutt’altro che comuni in altre realtà nazionali, come ha confermato anche il responsabile del Centro per l’Impiego dell’area Romagna. Sono stati creati quattordici progetti su Faenza, cinque su Castel Bolognese, due su Brisighella, uno sul territorio di Casola Valsenio e uno su Riolo Terme. Ci si è già attivati anche sul comune di Solarolo per la creazione di alcuni progetti che a breve dovrebbero entrare in piena operatività. Al 31 ottobre 2021 risultano conclusi 4 progetti PUC, attivi 19 di cui: 16 nel Comune di Faenza e 3 nel Comune di Castel Bolognese. Da luglio 2021 si contano cinquanta beneficiari coinvolti, di cui trentasei a Faenza, nove a Castel Bolognese e cinque a Brisighella. Solo sette di questi sono stati esonerati dall’attività perché corrispondenti alle caratteristiche previste dalla normativa.

Oltre alla buona risposta ricevuta da parte degli enti ospitanti i progetti, anche il riscontro sul piano umano sta offrendo risultati incoraggianti: diverse persone che hanno terminato il proprio progetto hanno volontariamente chiesto di poter proseguire, grazie alle buone relazioni instaurate, per sentirsi ancora “utili” e per donare parte del proprio tempo alla collettività.

“Il Settore Servizi alla Comunità -spiega la dirigente del Settore Servizi alla Comunità dell’Unione, Antonella Caranese- nonostante le numerose complicazioni burocratiche dipendenti in gran parte dal fatto che lo strumento è innovativo, ha lavorato con estrema generosità e spirito di collaborazione per rendere effettivi i Progetti Utili per la Collettività nel territorio dell'Unione, prima tessendo la rete non solo con i vari servizi dell'Unione ma con i soggetti del Terzo Settore che potessero ospitare i nostri utenti, poi nella redazione di progettualità in cui a beneficiarne fosse proprio l'intera comunità. Sul territorio regionale, l'Unione è tra le istituzioni virtuose sia in termini di numero di progetti attivati che di qualità dell'intervento. Di questo ovviamente siamo molto orgogliosi”.

“Un lavoro di rete importante -dice invece l’assessore al welfare Davide Agresti - e di cui siamo molto orgogliosi. È quello che è stato necessario per raggiungere un obiettivo che, in proporzione al numero di abitanti, ci pone fra i primi distretti in Regione per Progetti attivati. Un bel riconoscimento per la nostra struttura, che ha svolto un lavoro prezioso, e che riteniamo siamo un significativo tassello nella costruzione di un welfare di comunità". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sono 23 i Progetti utili alla collettività sul territorio della Romagna Faentina

RavennaToday è in caricamento