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Cronaca Faenza

Sono stati designati per il 2017 il "Faentino Lontano" e quella "Sotto la Torre"

La Giunta ha assegnato le prestigiose onorificenze per l’anno 2017 ad Antonio Rossini, alla memoria, e a Francesca Goni

E' la prima volta che il premio al Faentino lontano è assegnato alla memoria. La premiazione domenica 25 giugno al teatro Masini. La Giunta comunale, preso atto delle valutazioni del Comitato del Faentino Lontano in merito alle candidature presentate, ha assegnato le onorificenze di Faentino lontano e Faentino sotto la Torre per l’anno 2017.  Per la prima volta nella storia del premio il prestigioso riconoscimento di Faentino lontano è stato assegnato alla memoria: va infatti all'ingegner Antonio Rossini, scomparso il 16 settembre dello scorso anno. Faentina sotto la Torre è stata invece nominata Francesca Goni. 

Antonio Rossini nasce a Faenza, in Borgo Durbecco, il 9 ottobre 1931. Ultimo di cinque fratelli, rimane orfano di padre a soli tre mesi. Nel 1941 viene affidato all'Istituto degli Artigianelli, diretto da Don Ferdinando Conti. Nel giugno del 1942, dopo la morte della madre, viene trasferito presso l'Orfanotrofio maschile di Faenza, diretto da Don Vincenzo Liverani. Lì rimane fino al 1950, anno in cui si diploma presso il liceo classico Torricelli di Faenza. Lasciato il collegio viene accolto dalla famiglia del fratello maggiore Francesco. Grazie al sostegno dei fratelli e dell'Orfanotrofio, si iscrive alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna e, nel 1956, si laurea in Ingegneria industriale meccanica. Appena laureato si trasferisce a Sesto San Giovanni (Milano) per lavorare alla Breda Siderurgica. Dopo altre brevi esperienze lavorative (Ibm e Montecatini di Pesaro), torna a Sesto nel 1963 e inizia una collaborazione ventennale con le Acciaierie Falck, prima come impiegato, poi diventa caporeparto e, infine, dirigente responsabile di tutto il settore Costruzioni meccaniche ed elettriche. Nel 1976 viene insignito dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Nel 1984 si trasferisce alle Acciaierie di Bolzano, sempre del gruppo Falck, come assistente alla direzione per i nuovi impianti e responsabile del settore Fucinatura e Lavorazioni meccaniche. Nel 1987 diviene Direttore tecnico responsabile della produzione e degli impianti della Montello s.p.a. con sede a Montello (Bergamo), uno dei più importanti produttori europei di armature per cemento armato. La sua carriera vanta anche la vicepresidenza dell'Unsider (Ente nazionale di unificazione siderurgica), la presidenza all'ACCam, il Consorzio di Comuni dell'Alto Milanese e del Basso Varesotto per lo smaltimento e la termovalorizzazione dei rifiuti, e una lunga collaborazione con il Politecnico di Milano, come assistente collaboratore esterno al corso di Tecnologia dei metalli e professore a contratto, nonchè membro del Consiglio di Facoltà. In questo periodo svolge anche incarichi di fiducia per conto dell'Associazione Industriale Lombarda nel campo della formazione e dell'orientamento professionale. Molto legato alla sua città d'origine, è stato membro in rappresentanza di tutti i faentini lontani del comitato che assegna ogni anno l'onorificenza. Orgoglioso delle proprie radici ha presenziato a tutte le cerimonie che si tengono ogni anno presso il teatro Masini l'ultima domenica di giugno. Sesto San Giovanni, la sua città d'adozione, ha potuto beneficiare della sua enorme memoria storica. Negli ultimi anni è diventato infatti “cicerone” del passato della città delle fabbriche. Si deve a lui la guida di giovani e meno giovani all'interno delle aree Falck. Ed è sempre lui il primo a rispondere all'appello del Comune, regalando un enorme patrimonio fotografico e i suoi ricordi. Antonio Rossini si è spento a Sesto San Giovanni il 16 settembre 2016, a seguito di una malattia. Ha lasciato la moglie Maria Pia, le figlie Monica e Licia e sei nipoti. Il riconoscimento di Faentino lontano gli è stato assegnato, come si legge nella motivazione del premio "per la brillante carriera professionale che lo ha portato ad essere tra i massimi esperti di tecnologia dei metalli, nonchè per l'amore per la sua città d'origine, Faenza, vantato con orgoglio e mai venuto meno". 

Francesca Goni è nata a Faenza il 29 settembre 1947. Rimasta orfana di padre a soli 5 anni, vittima di un incidente sul lavoro, a 13 anni inizia ad aiutare la madre nella sua attività di parrucchiera durante le ore libere da scuola. Il primo gennaio 1967 comincia a lavorare all'Enel, dove è rimasta fino al 2003. Pur lavorando con grande impegno ed entusiasmo, non ha mai cessato di occuparsi della sua famiglia, rinunciando anche a sviluppi nella carriera, perchè non le avrebbero permesso di farsi carico degli anziani genitori. Francesca ha così dovuto fare i conti con un modello lavorativo che nel nostro Paese costringe spesso le donne a scelte difficili fra famiglia e carriera. Una volta in pensione si è dedicata al volontariato, iniziando nel 2005 presso l'associazione Anse (Associazione nazionale senior Enel) come rappresentante del Direttivo provinciale di Ravenna e componente del Direttivo territoriale regionale Emilia Romagna. Nel 2011 è stata insignita della Stella al Merito del Lavoro, che comporta il titolo di "Maestra del Lavoro", decorazione conferita con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, e concessa a chi si è particolarmente distinto per abilità, laboriosità e buona condotta morale. Dal 2013 al 2015 ha ricoperto il ruolo di vice console provinciale di Ravenna della Federazione dei Maestri del Lavoro d'Italia, divenendo poi console provinciale nel 2016. Nel 2015 l'associazione Anla onlus l'ha designata fiduciaria per la Provincia di Ravenna. In queste associazioni di volontariato si è distinta per il grande impegno a favore delle attività sociali, culturali, ricreative, ponendo sempre una grande attenzione alle nuove generazioni e alle persone anziane, cercando, in particolare di insegnare ai giovani, con l'esempio, che nella vita non occorre fare cose eclatanti per sentirsi grandi. L'onorificenza di Faentina sotto la torre le è stata assegnata "per il suo esempio di vita, quale migliore dimostrazione della capacità e della forza delle donne nel saper coniugare vita lavorativa e impegno sociale con l'amore e la cura dei propri cari". La cerimonia di consegna dei premi al Faentino lontano e al Faentino sotto la torre, avrà luogo domenica 25 giugno 2017, al teatro comunale Masini, nel corso della 58^ edizione della Giornata del Faentino lontano.

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