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Cronaca

Sospetto combattente dell'Isis fermato a Ravenna: stava per partire per la Siria

L'ombra dell'Isis arriva a Ravenna. La Digos ha fermato mercoledì uno straniero, che era sotto controllo da tempo. Dalle prime informazioni pare che l'uomo sia indiziato di essere un 'foreign fighter'

L'ombra dell'Isis arriva a Ravenna. La Digos ha fermato mercoledì un 27enne tunisino residente nel capoluogo bizantino in zona ippodromo, che era sotto controllo da tempo. L’attività di indagine, diretta dal procuratore di Roberto Alfonso e dai sostituti Antonella Scandellari e Antonio Gustapane, ha consentito di appurare che l'extracomunitario, dopo essersi arruolato, era in procinto di partire per la Siria al fine di realizzare atti aventi finalità di terrorismo.

Il lavoro degli inquirenti è iniziato lo scorso febbraio quando le Digos di  Ravenna e Bologna hanno acquisito informazioni riguardanti il possibile coinvolgimento dell'indagato, Noussair Louati,  nell’attività di arruolamento nelle file dell’IS di foreign fighter. Più in particolare, nel periodo in cui è stato monitorato, il tunisino ha avuto rapporti con combattenti jihadisti operativi in Siria, con i quali comunicava tramite Facebook, tra cui tale “Abou Jihad Asba”, asseritamente palestinese presente nell’accampamento di Yarmouk, al fine di organizzare il suo trasferimento verso quel paese (attraverso la Turchia) per poi raggiungere ed unirsi ai gruppi jihadisti dell'IS già impegnati in azioni terroristiche.

Lo stesso costantemente monitorato ha acquistato lo scorso 21 marzo un biglietto aereo di sola andata con partenza per il 26 marzo  dall’aereoporto di Bergamo diretto all’aeroporto di Sabiha Gokcen di Istanbul (Turchia). La partenza era stata poi rinviata a causa del mancato rilascio del passaporto. Negli ultimi giorni le Digos di Ravenna e Bologna hanno registrato la continua attività del soggetto che ha tentato di raggiungere la Germania per poi trasferirsi in Siria, reperendo i fondi necessari anche attraverso lo spaccio di sostanze stupefacenti. Su Louati era stato in passato aperto anche un procedimento per maltrattamenti poi archiviato.

ALFANO - Spiega il ministro dell'Interno, Angelino Alfano: "E' stata applicata, per la prima volta, la disposizione - contenuta nella nuova normativa contro il terrorismo - che, in particolare, sanziona la condotta di chi si arruola, in modo autonomo, in una organizzazione terroristica, impedendone cosi' la partenza verso i teatri di guerra. Grazie al prezioso lavoro delle Digos di Bologna e Ravenna, coordinate egregiamente dalla magistratura felsinea, il pacchetto antiterrorismo - che ho fortemente voluto - fornisce, dunque, strumenti mirati piu' forti nella lotta alla minaccia jihadista".

ANCARANI - A nome del Gruppo Forza Italia, il consigliere Alberto Ancarani ha formalmente chiesto alla presidenza del consiglio comunale e al sindaco che giovedì, in apertura di seduta consiliare, "riferisca al consiglio stesso tutto quanto possibile in merito all'arresto di un probabile esponente Isis".

PINI - “Congratulazioni e grazie alle forze di polizia”. Il deputato leghista Gianluca Pini si è complimentato con le forze dell’ordine e “in particolare: con i ragazzi della Digos, sempre attenti e sul pezzo, e con il questore Mario Mondelli, un uomo che rappresenta una garanzia costante per la sicurezza del territorio e che, con il comandante dei carabinieri Massimo Cagnazzo, dimostrano che una vera collaborazione interforze può dare risultati importanti per il contrasto alla criminalità organizzata”.

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