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Cronaca

Sospiro di sollievo per i capannisti: i documenti ad Arpae slittano a fine anno

I termini, che sarebbero scaduti a giugno, sono stati posticipati in modo da avere un periodo "omogeneo per tutti" considerando anche la complessità degli studi richiesti

I capannisti avranno tempo fino alla fine del 2017 per presentare la documentazione che Arpae ha richiesto loro per il rinnovo delle concessioni. I termini, che sarebbero scaduti a cavallo tra la prima e la seconda settimana di giugno, sono stati posticipati in modo da avere un periodo "omogeneo per tutti" considerando anche la complessità degli studi richiesti. La notizia, fatta emergere durante il question time in consiglio da un'interrogazione dei consiglieri del Partito democratico Valentina Ravaioli e Mirco Bagnari, è stata data dall'assessore Paola Gazzolo che ha specificato come sarà il comune di Ravenna "a procedere in tempi celeri all'affidamento di un incarico esterno per lo studio". Il problema era nato lo scorso 9 marzo "quando-  ricorda Ravaioli - i concessionari dei capanni da pesca dei fiumi Savio, Bevano, Fiumi Uniti, Lamone e Reno, si sono visti recapitare da Arpae la richiesta di spedire entro 90 giorni, pena il mancato rinnovo delle concessioni, uno studio di compatibilità idraulica che, in caso di piena, non aumenti il rischio per il territorio circostante. Un compito gravoso sia dal punto di vista economico che dei passaggi tecnici, che prevede uno studio complessivo del corso d'acqua che non può essere di competenza dei singoli capannisti". Ora il termine è stato spostato al 31 dicembre e verranno "programmati - commenta Gazzolo - incontri con gli enti competenti per definire con precisione obiettivi e caratteristiche dello studio che il comune affiderà".

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