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Cronaca

Sovrappeso e obesità, 400mila euro per prevenire e combattere le patologie

Sovrappeso e obesità sono considerati fattori di rischio importanti per la salute che, se accompagnati ad altre patologie, peggiorano la qualità di vita e ne possono ridurre la durata

Sovrappeso e obesità sono considerati fattori di rischio importanti per la salute che, se accompagnati ad altre patologie, peggiorano la qualità di vita e ne possono ridurre la durata. Prevenire e curare queste malattie è l’obiettivo dell’Accordo di collaborazione siglato dalla Regione Emilia-Romagna con il ministero della Salute insieme ad altre otto Regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio, Toscana, Campania, Puglia, Sicilia) per realizzare il progetto “Applicazione di percorsi preventivi diagnostico-terapeutico-assistenziali (PPDTA) per la gestione integrata dei soggetti in sovrappeso/obesi attraverso interventi mirati efficaci, appropriati e sostenibili partendo dalla rete sanitaria già esistente”.

Obiettivo del progetto è applicare una strategia di contrasto a sovrappeso e obesità basata su un approccio multidisciplinare, con un’ampia gamma di interventi coordinati ai differenti livelli delle patologie per prevenirne l’insorgenza, assicurare la precoce presa in carico dei soggetti a rischio o ancora allo stadio iniziale, e rallentarne la progressione. Inoltre, nel percorso proposto si prevede che anche i Dipartimenti di Prevenzione delle singole Regioni - in collaborazione con i Distretti sanitari e la medicina di base e specialistica - accanto alle misure di prevenzione e controllo delle malattie infettive e alle sorveglianze sugli stili di vita, abbiano un ruolo nella programmazione, attuazione e coordinamento di interventi utili a individuare le persone a rischio o già affette da obesità.

L’accordo prevede anche l’assegnazione all’Emilia-Romagna, in qualità di ente capofila, di un finanziamento di 415mila euro, da ripartire tra le Unità operative che partecipano, come enti attuatori, alla realizzazione del progetto: Azienda Usl di Reggio Emilia, Azienda Usl di Bologna e Irccs Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna - Policlinico di Sant'Orsola.

“Il sovrappeso e l’obesità sono patologie che incidono profondamente sullo stato di salute delle persone, colpendo in maniera crescente anche le fasce più fragili della popolazione come bambini e anziani - sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Vere e proprie malattie che richiedono interventi urgenti e incisivi per contrastarne la diffusione e favorire cure mirate per le diverse fasce di età. Con questo nuovo progetto- prosegue l’assessore- la Regione rafforza il proprio impegno in termini di prevenzione e presa in carico dei pazienti con gravi problemi di peso, mettendo a disposizione anche di altre regioni l’esperienza già maturata con il modello di intervento sui bambini, che ha ottenuto dall’Oms il riconoscimento di buona pratica europea”.

Oltre alle azioni progettate per rispondere ai differenti bisogni del paziente in sovrappeso o obeso nelle diverse fasce d’età, è prevista l’attività di formazione, che rappresenta un intervento trasversale e strategico essenziale. Elementi necessari dei percorsi formativi dedicati alla prevenzione del sovrappeso e dell'obesità riguardano la promozione di sani stili di vita, con particolare riferimento alla dieta mediterranea, competenze comunicativo-relazionali e tecniche di base del counselling motivazionale.

L’esperienza della Regione nella prevenzione e trattamento dell’obesità

L’ Emilia-Romagna come le altre Regioni coinvolte in questo progetto, sono impegnate da anni anche se con modalità differenti nel contrasto all’obesità, attraverso una serie di azioni che partono già dal periodo della gravidanza. La Regione dal 2013 pratica l’integrazione tra prevenzione e cura con il progetto “Modello regionale di presa in carico del bambino sovrappeso e obeso”, inserito dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) tra le buone pratiche europee per il contrasto all’obesità infantile. Nell’applicazione del modello regionale sono state coinvolte le Aziende sanitarie per la realizzazione di una rete integrata di servizi per la prevenzione, diagnosi e terapia dell’obesità dei bambini.

Secondo una ricerca condotta dalla Regione su un campione di 380 bambini presi in carico dai team multidisciplinari delle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, al 31 dicembre 2020 l’applicazione del modello regionale ha dato buoni risultati sulla variazione della classe di peso per i bambini affetti da obesità e obesità grave all’ingresso nel percorso. Considerando il valore puntuale dell’Indice della massa corporea (BMI), il 79% dei bambini ha presentato un miglioramento significativo del BMI. Inoltre, sempre secondo l’osservazione del campione di piccoli pazienti, nel periodo compreso tra la prima visita e il quinto controllo, i bambini che hanno preso parte al modello di cura hanno modificato in positivo molte abitudini e stili di vita: più attività fisica, riduzione del numero di ore davanti agli schermi, riduzione del consumo di bevande zuccherate e aumento del consumo di frutta e verdura.

Obesità e sovrappeso in Emilia-Romagna: i numeri

Sulla base dei dati forniti dal programma regionale “Passi”, che monitora lo stato di salute e gli stili di vita della popolazione, si stima che nel quadriennio 2018-2021 in Emilia-Romagna l’eccesso di peso corporeo abbia coinvolto una quota rilevante (42%) di adulti nella fascia d’età 18-69enni: in particolare il 31% (900 mila persone) era in sovrappeso e l’11% era obeso (331 mila). La patologia legate all’eccesso ponderale (eccesso di grasso corporeo) è risultata maggiore tra i 50-69enni di sesso maschile, tra le persone con basso titolo di studio, in difficoltà economica e di cittadinanza straniera. La distribuzione della prevalenza di persone in sovrappeso o affette da obesità nelle Aree Vaste emiliano-romagnole nel periodo 2018-2021 è risultata omogenea tra le diverse aree territoriali (42% in Emilia Nord, Emilia Centro e Romagna); statisticamente più elevata nei comuni di pianura/collina (44%) e di montagna (43%).

L’analisi delle serie storiche per il periodo 2008-2021 mostra come in Emilia-Romagna la prevalenza di persone in sovrappeso sia aumentata nel 2020 (30,9% rispetto al 28,7% del 2019), interrompendo un trend in diminuzione iniziato da anni, per assestarsi a livelli simili anche nel 2021 (31,2%); la prevalenza delle persone con obesità al contrario è calata nel 2020, interrompendo il trend in aumento (9,6% nel 2020 rispetto al 12,2% del 2019), per poi aumentare nel 2021 (11,2%).

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