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Cronaca

Spaccia cocaina in viale Newton, preso un tunisino

Il pacchetto era quello di una nota marca di sigarette, ma di bionde neanche a parlarne. Al loro posto erano state inserite nella confezione decine di dosi di “polvere bianca” pronte per la cessione ai clienti

Il pacchetto era quello di una nota marca di sigarette, ma di bionde neanche a parlarne. Al loro posto erano state inserite nella confezione decine di dosi di “polvere bianca” pronte per la cessione ai clienti. Con questo trucco un pusher tunisino, in “servizio” nei pressi di viale Newton, aveva pensato di sfuggire ai controlli e farla franca, sperando di passare inosservato.

Lo spacciatore suo malgrado, oltre ad essere molto conosciuto dagli habitué dello stupefacente, era però da qualche tempo finito sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme Gialle, che in diverse occasioni avevano visto l’uomo armeggiare con il solito pacchetto di sigarette ed appartarsi continuamente con diverse persone, senza che nessuno accendesse nemmeno una cicca.   

Così gli uomini della Guardia di Finanza di Ravenna, sempre più incuriositi dalla circostanza, hanno voluto vederci chiaro e ieri pomeriggio hanno rotto gli indugi. Ben appostati, dopo aver assistito allo scambio di un sacchettino tra il tunisino ed un avventore, i finanzieri sono usciti allo scoperto, fermando gli intervenuti allo smercio e requisendo la “mercanzia”.

Si trattava di droga. Immediatamente sono scattate le perquisizioni personali e domiciliari. Il pusher deteneva nel pacchetto di sigarette abbastanza droga tra eroina e cocaina per confezionare oltre un centinaio di dosi “alla minuta vendita”, oltreché 240 euro, ossia i guadagni della giornata, nel marsupio.

La successiva perquisizione domiciliare nell’abitazione di un quartiere centrale della città permetteva il rinvenimento di ulteriori 3.400 euro, sicuramente frutto dell’attività criminosa, custoditi addirittura nella cassaforte del pusher. Troppo pericoloso depositarli in banca o, con lo spread alle stelle, investirli in borsa, avrà pensato lo spacciatore, tutt’altro che sprovveduto e ben a conoscenza delle conseguenze della tracciabilità del denaro.

Il tutto veniva sequestrato e posto a disposizione dell’A.G. procedente. Per il pusher si sono aperte, invece, le porte del carcere cittadino. L’uomo non perderà, tuttavia, il posto di lavoro, risultando disoccupato; almeno per l’anagrafe.

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