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Cronaca

"Chiedo scusa allo Stato, ma quando fumo 'maria' sto meglio": in manette 65enne

Già dall’estate scorsa il 65enne era finito sotto i riflettori dei carabinieri di Castel Bolognese che erano intervenuti presso la sua abitazione dopo che la figlia 19enne era finita in ospedale a causa di un’intossicazione

“Chiedo scusa allo Stato Italiano ma quando fumo la marijuana io mi sento meglio”: con queste parole un 65enne di Castel Bolognese, già noto alle forze dell’ordine, si è giustificato davanti al giudice dopo l’arresto dei carabinieri che lunedì mattina, al termine di una perquisizione, gli hanno sequestrato numerose piantine di marijuana già in avanzato stato di maturazione coltivate in una serra “domestica” costruita nella cantina della sua abitazione. Nel corso dell’operazione è stato trovato anche mezzo panetto di hashish nascosto dietro un quadro nella cucina.
 

Già dall’estate scorsa il 65enne era finito sotto i riflettori dei carabinieri di Castel Bolognese che erano intervenuti presso la sua abitazione dopo che la figlia 19enne era finita in ospedale a causa di un’intossicazione dovuta all’uso di stupefacenti. All’epoca i carabinieri, appena ricevuta la segnalazione del 118, avevano perquisito l’abitazione della 19enne ed avevano accertato che era stato proprio il padre a “passarle” la dose di stupefacenti che le aveva procurato il malore, infatti i militari dell’arma avevano trovato in casa una decina di piantine di canapa indiana più alcune modiche quantità di marijuana già essiccata e piccole dosi di hashish. il padre della ragazza era stato quindi denunciato per coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

A distanza di quasi tre mesi il 65enne è finito ancora nei guai con la legge per l’identico reato: lunedì mattina i carabinieri di Castel Bolognese, dopo averlo osservato per qualche giorno, hanno nuovamente fatto irruzione nella sua abitazione ed hanno trovato in cantina una “serra domestica” rivestita di materiale riflettente e completa di tutti gli accessori con all’interno 13 piantine di “marijuana” verdeggianti e rigogliose. Inoltre, in cucina nascosta dietro un quadro, veniva rinvenuto mezzo panetto di hashish del peso di 60 grammi. il 65enne questa volta è stato arrestato in flagranza sia per la coltivazione che per la detenzione di droga.

Martedì mattina, in tribunale a Ravenna, il giudice Andrea Galanti lo ha condannato a sei mesi di reclusione ed 1200 euro di multa, pena sospesa. Il 65enne si è difeso dicendo che si trattava di coltivazione destinata ad uso personale per curarsi dei suoi problemi di salute ma la sua versione è risultata ininfluente per scagionarlo dalle accuse.

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