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Sparatoria di Pasqua, sabato i tunisini tornano a manifestare

Sabato prossimo la comunità tunisina di Ravenna tornerà a manifestare in ricordo del connazionale Hamdi Ben Hassen, il 27enne (già noto alle forze dell'ordine) morto nella nottata tra sabato e domenica

Sabato prossimo la comunità tunisina di Ravenna tornerà a manifestare in ricordo del connazionale Hamdi Ben Hassen, il 27enne (già noto alle forze dell'ordine) morto nella nottata tra sabato e domenica nel corso di un inseguimento con speronamento per le vie della città dopo esser stato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco sparato da un carabiniere. In una nota i “Proletari comunisti” sostengono le manifestazioni dei tunisini, “che chiedono Verità e giustizia”.

Sulla questione è intervenuto in una nota il consigliere regionale del Pdl, Gianguido Bazzoni, che si è detto “veramente preoccupato che venga alimentata a dismisura la tensione a Ravenna, dopo la tragica notte  di sabato in cui si sono vissute situazioni cui la città non era abituata. La pietà per una giovane vita che si è spenta non ci deve far dimenticare la situazione in cui questo è successo e soprattutto non deve far mancare la nostra solidarietà ed il nostro sostegno ai Carabinieri ed a tutte le Forze dell’Ordine per il sacrificio, l’impegno e la costanza che mettono ogni giorno, con risorse scarse e mezzi da adeguare, a difesa delle nostre famiglie e della legalità”.

“Per questo ritengo siano intollerabili i cartelli che ho visto inalberare negli assembramenti non autorizzati di tunisini, in cui si ripeteva più volte la parola assassini e lo stesso epiteto veniva gridato sia verso i Carabinieri stessi sia verso la Magistratura – sottolinea Bazzoni -. Per questo ritengo abbia fatto bene il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto, a lanciare un preciso monito che tutte le manifestazioni si svolgano nel pieno rispetto della legalità e ad annunciare di aver intensificato i servizi di controllo sul territorio.”

“Penso sia possibile, senza che ciò contrasti con i principi di democrazia e libertà che informano il nostro vivere civile, mettere in sicurezza la città impedendo con un’ordinanza che la manifestazione si possa svolgere o possa transitare in zone delicate della città, come il centro storico o l’area del tribunale/questura/carabinieri – prosegue il consigliere del Pdl -. Questo per evitare occasioni in cui troppi facinorosi interessati possano far travalicare la manifestazione e riprodurre situazioni di scontro e guerriglia che abbiamo visto in altri paesi europei, che da più tempo di noi fanno i conti con il fenomeno dell’immigrazione massiccia”.

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