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Cronaca Brisighella

Speleologo scivolato nell'Abisso Bentini a 50 metri di profondità: le foto del soccorso

Si è concluso nella tarda serata di sabato, alle 22 e 40, il trasporto all'esterno dell'Abisso Bentini di M.C., speleologo esperto, tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria che si è infortunato alcune ore prima nel corso della esercitazione

Si è concluso nella tarda serata di sabato, alle 22 e 40, il trasporto all'esterno dell'Abisso Bentini di M.C., speleologo esperto, tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria che si è infortunato alcune ore prima nel corso della esercitazione interregionale, Emilia-Romagna – Umbria, programmata dai Servizi Regionali dell'Emilia-Romagna e dell'Umbria del CNSAS. L'Abisso Bentini, che si apre a 400 metri, sulla Vena del Gesso Romagnola, raggiunge la profondità di 230 metri di dislivello con uno sviluppo complessivo di più di 2 chilometri ed è di grande interesse speleologico.

Lo speleologo, uscito in buone condizioni, è stato vittima di una scivolata alla base del secondo pozzo della grotta, a 50 metri di profondità ed ha riportato nella caduta forti contusioni ad una caviglia al torace e alla spalla destra, che sono in corso di valutazione dai sanitari del 118. Il tecnico è stato prontamente soccorso e medicalizzato dai compagni e dai tecnici della Commissione Medica Nazionale presenti per l'esercitazione. Dopo una prima valutazione dell'infortunio e la stabilizzazione sanitaria sul posto, l'infortunato è stato recuperato verso l'esterno, costantemente assistito dalla squadra medica, utilizzando le tecniche di recupero specifiche del CNSAS per il soccorso in grotta.

Speleologo scivolato nell'Abisso Bentini: le foto del soccorso

Oltre alla speciale barella per il soccorso in ambienti ipogei è stato utilizzato un particolare tipo di estricatore, studiato di recente dalla Commissione Tecnica del CNSAS, che permette di movimentare un infortunato mantenendo bloccati il tronco e la testa, ed è stato necessario allargare alcuni dei passaggi stretti ed articolati della grotta.

Una volta giunto all'esterno è stato preso in carico dal medico e dai tecnici della Stazione Alpina di Monte Falco e trasportato dall'ingresso della grotta fino all'ambulanza posta al limite della strada di accesso. Qui è stato preso in carico dal personale del 118 che lo ha portato all'ospedale Bufalini di Cesena per gli accertamenti del caso.

Sul posto erano presenti circa 50 fra tecnici, medici e disostruttori provenienti dalla XII Zona speleologica del SAER e dalla IV Zona speleologica del SASU, dalla Commissione Medica Speleologica Nazionale e dalla Stazione Alpina di Monte Falco della XV Delegazione Alpina del SAER.

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