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Cronaca

Spiagge, l'allarme di Legambiente: "In regione troppi stabilimenti balneari e nel Ravennate pesa la subsidenza"

L'associazione ambientalista: "Il fenomeno della subsidenza attanaglia la costa emiliano-romagnola con picchi di 15mm l'anno a Lido Adriano"

"Estate 2022, tempo di spiagge e mare. Ma nel Belpaese è sempre più difficile trovare una spiaggia libera dove prendere il sole. A pesare un mix di fattori: la crescita in questi anni delle concessioni balneari che toccano quota 12.166, l’aumento dell’erosione costiera che riguarda circa il 46% delle coste sabbiose, con i tratti di litorale soggetti ad erosione triplicati dal 1970, e il problema dell’inquinamento delle acque che riguarda il 7,2% della costa sabbiosa interdetto alla balneazione per ragioni di inquinamento". A fare il punto della situazione e dei cambiamenti in corso lungo le aree costiere è il nuovo rapporto di Legambiente “Spiagge 2022”, diffuso venerdì a pochi giorni dall’approvazione del Ddl concorrenza che pone fine alla proroga delle concessioni balneari fissando l’obbligo di messa a gara dal primo gennaio 2024, così come deciso dalla sentenza del Consiglio di Stato.

In particolare, il quadro costiero che si delinea in Emilia-Romagna "non è roseo - secondo Legambiente - e serve una linea comune per far fronte ai problemi del presente, ovvero l’aggravarsi della crisi climatica con fenomeni estremi sempre più ricorrenti sulla costa. Secondo il rapporto Ispra 2021 sul Dissesto Idrogeologico, in Emilia-Romagna, tra il 2007 ed il 2019, il 32,3% della costa ha subito fenomeni di erosione. Se unito al problema della subsidenza, fenomeno che attanaglia la costa emiliano-romagnola con picchi di 15mm/anno a Lido Adriano, Ravenna, si restituisce un quadro vulnerabile che può essere soggetto a gravi danni economici e umani lungo la costa". 

Un notevole aggravio alla situazione subsidenza, per Legambiente, sarebbe dato dalle estrazioni di idrocarburi lungo la costa. “La fragilità del nostro ecosistema costiero dev’essere un monito contro chi auspica nuove trivellazioni – dichiara l’associazione - che potrebbero inasprire la vulnerabilità della linea costiera, contribuendo allo stesso tempo alla stessa crisi climatica che mette a rischio cittadini e imprese della costa”.

Sul fronte concessioni e stabilimenti balneari, nel rapporto Spiagge 2022 l’Emilia-Romagna si piazza nel podio delle regioni con il più alto tasso di spiagge date in concessione (quasi il 70%), prima in Italia per numero di stabilimenti balneari (1063, circa il 10% del totale degli stabilimenti italiani) e ospita il record dell’unico comune con il 100% di spiaggia data in concessione, Gatteo (FC). "In assenza di una normativa nazionale che stabilisca un rapporto tra spiaggia libera e spiaggia in concessione, l’Emilia-Romagna ha stabilito con la legge regionale n.9/2022 una soglia minima di spiaggia libera o libera attrezzata del 20% dell’intera costa - commenta Legambiente - tasso irrisorio considerato il fatto che viene raggiunto solamente dalle spiagge protette in aree naturali come il Delta del Po". 

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