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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lugo

Istituto zooprofilattico, l'Unione della Bassa Romagna chiede chiaramenti sul futuro

La Giunta dell'Unione dei Comuni della bassa Romagna ha esaminato la situazione e, nel prendere atto che al momento la direzione dell'Istituto non ha inviato nessuna comunicazione alle istituzioni locali, fa alcune considerazioni.

Numerose segnalazioni danno per probabile il trasferimento a Forlì e la conseguente chiusura della sede di Lugo dell'istituto zooprofilattico sperimentale Lombardia/Veneto. Lo stesso argomento è stato anche oggetto di una specifica interrogazione alla Giunta regionale da parte del Consigliere Mario Mazzotti. La Giunta dell'Unione dei Comuni della bassa Romagna ha esaminato la situazione e, nel prendere atto che al momento la direzione dell'Istituto non ha inviato nessuna comunicazione alle istituzioni locali, fa alcune considerazioni.

"L'Istituto Zooprofilattico - premette la Giunta - opera nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo alle Regioni e ai Servizi veterinari delle Ausl le prestazioni necessarie all'espletamento delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica Veterinaria. La legge Regionale n.3/2000 - in attuazione del D.lgs 270/93 che disciplina gli accordi tra le due Regioni - all'Art. 6 prevede che la eventuale soppressione di sedi provinciali e/o locali debba essere oggetto di formale approvazione della Giunta regionale interessata. Per questa ragione in primo luogo si chiede formalmente che, prima di assumere qualsiasi decisione, sia consultata l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna".

Viene chiesto inoltre di "conoscere le motivazioni reali che dovrebbero portare alla chiusura della sede di Lugo e al relativo  trasferimento a Forlì. Risulta infatti che nel 2013 la sede di Lugo abbia aumentato la propria attività sull'anno precedente del 40% nel primo trimestre, del 6% nel secondo e del 10% nel terzo trimestre. Nello stesso periodo il fatturato è cresciuto del 2%, del 31% e del 43%, mentre i costi sono calati del 3% nell'ultimo trimestre. Pertanto appare difficile sostenere che tale sezione sia al limite della sopravvivenza e/o che il rapporto tra costi e attività sia insufficiente".

"Infine, si evidenzia che proprio nel corso dell'estate 2013, in occasione dell'emergenza dovuta all'influenza aviaria H7N7 che ha colpito numerosi allevamenti della Regione, la sezione zooprofilattica di Lugo ha effettuato oltre 12mila esami che hanno portato alla individuazione di due ceppi di virus ad alta patogenicità in allevamenti di pollastre e di tre ceppi influenzali non patogeni in allevamenti di anatre", conclude.

A giudizio della Giunta dell'Unione dei Comuni, "la sede lughese svolge un ruolo importante per un ambito territoriale di dimensioni maggiori della Bassa Romagna e, considerato che si occupa anche delle analisi di quanto viene movimentato nel vicino porto di Ravenna, risulta evidente l'importanza e il ruolo sub regionale di tale presidio, nonché la sua ubicazione baricentrica rispetto all'intero territorio". 

Queste ragioni - sottolinea il Presidente Raffaele Cortesi - ci sembrano siano sufficienti per motivare, alla luce di dati concreti, la permanenza a Lugo della sezione di zooprofilassi. Riteniamo quindi indispensabile, oltre che corretto, che la direzione dell'Istituto consulti le istituzioni locali prima di assumere ogni decisione in merito”.

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