rotate-mobile
Cronaca

Lo spot choc della Calabria sul turismo fa marcia indietro

Eliminato il passaggio iniziale dove venivano mostrate vecchie foto delle spiagge romagnole accompagnate da frasi allarmanti

Un vero e proprio "tsunami" mediatico quello scatenato dallo spot choc ideato dal massmediologo Klaus Davi in cui si invitavano i turisti ad andare a trascorrere le vancanze in Calabria, a discapito delle località del Nord "inquinate". Un gran polverone. E se l'intento era quello di far parlare della regione del sud l'obiettivo è stato raggiunto. Ma alla fine la pubblicità non l'ha spuntata. Da giovedì, infatti,lo spot dei comuni della Locride è sbarcato nuovamente online nella versione "senza comparativa", come annunciato dallo stesso Davi.

"Da stasera lo spot di Klaus Davi, realizzato gratuitamente dalla sua agenzia di comunicazione per i comuni della Locride, sarà visibile in rete senza la parte iniziale comparativa - che ha suscitato tanto dibattito in Italia e all'estero in questi giorni - mentre rimarrà visibile la parte dedicata alle spiagge e ai paesaggi mozzafiato della Riviera dei Gelsomini, vale a dire di Bianco, Africo, Carafa del Bianco, Locri, Siderno, Caulonia, Casignana, con la sua Splendida 'Villa Reale', e naturalmente San Luca, borgo in cui Klaus è amministratore". 

Parole di Davi, consigliere comunale di San Luca, il quale inoltre anticipa che a breve Gian Marco Centinaio, ex Ministro del Turismo, andrà in Calabria per incontrare i sindaci locridei e gli amministratori locali per programmare inziative in comune sul fronte del turismo. "Ci siamo sentiti con l'onorevole Centinaio e a breve scenderà per dare una concreta mano alla Locride e alla Calabria - afferma Davi - A questo punto rinnoviamo l'invito anche al presidente Stefano Bonaccini di venire a San Luca e nella Locride per godere della nostra ospitalità e mostrargli le nostre terre delle quali, gli va dato atto, ha sempre parlato in modo estremamente elogiativo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lo spot choc della Calabria sul turismo fa marcia indietro

RavennaToday è in caricamento