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Cronaca Cervia

Stato d'agitazione per i lavoratori della frutta: "Rispettare la loro dignità"

I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione con presidio previsto per mercoledì 5 agosto dalle 8 alle 10 di fronte alla sede dell'azienda

Filcams Cgil, Fisascat Cisl Romagna e Uiltucs Uil denunciano quanto starebbe accadendo all'interno della ditta "Si Frutta srl" di Cervia, azienda di commercio e consegna di frutta e verdura presso gli alberghi e ristoranti e grande distribuzione, del territorio, controllata al 100% dal colosso Marr Spa.

"Ormai da oltre 3 mesi i lavoratori addetti al settore trasporto sono stati sottoposti all’ammortizzatore sociale del Fis, mentre il loro servizio di consegne di fatto è stato terziarizzato/esternalizzato ad altri datori di lavoro - denunciano i sindacati - Dopo incontro con la società avvenuto il 27 maggio e dopo quello avvenuto il 13 luglio presso l’Ispettorato del Lavoro al fine di capire le sorti dei 6 lavoratori addetti ai trasporti, la situazione non si è sbloccata da parte di Si Frutta, la quale non vuole assumersi la responsabilità dei propri dipendenti. Infatti, abbiamo chiesto all'azienda un incontro unitamente alle ditte subentranti, al fine di definire un passaggio a parità di condizioni dei lavoratori ed in continuità ai sensi dell’art. 2012 CC, Ccnl e leggi vigenti, ma con esito negativo. Si Frutta, anche all’incontro con l’Itl, ha sostenuto espressamente di non doversi assumere la responsabilità solidale in capo a tale passaggio, e che le ooss devono trattare direttamente con le società subentranti, dimenticandosi che l’esternalizzazione è inerente al suo servizio ed è riferita a suoi dipendenti".

Tutto sarebbe iniziato, secondo i sindacalisti, quando i 6 lavoratori interessati si sono recati presso gli uffici sindacali, verso la metà di maggio, dichiarando che "la società aveva chiesto loro di rassegnare spontaneamente le dimissioni, a fronte di una promessa di riassunzione da eventuali cooperative esterne, senza parità di condizioni e oltretutto a tempo determinato, per svolgere le stesse mansioni e lo stesso lavoro che svolgevano prima. Pertanto i lavoratori (alcuni con anzianità di oltre 20 anni), qualora avessero accettato tale richiesta, si sarebbero ritrovati a fare quello che facevano prima, ma con un altro datore di lavoro e con un’assunzione ex-novo, senza continuità in termini di diritti e retribuzione. Abbiamo segnalato immediatamente la gravità della situazione e sosteniamo fermamente che tale passaggio sia da effettuare a parità di condizioni, come previsto dalle norme vigenti. Metteremo in campo tutte le nostre forze al fine di tutelare i lavoratori coinvolti, la società  deve rispettare non solo le leggi e i contratti, ma soprattutto rispettare la dignità dei lavoratori, di quei lavoratori che negli hanno dato tanto alla società", concludono i sindacati, che hanno proclamato lo stato di agitazione con presidio previsto per mercoledì 5 agosto dalle 8 alle 10 di fronte alla sede dell'azienda.

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