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Cronaca

Dopo il tour negli stadi, il 'guitar hero' Stef Burns arriva a Ravenna: "Con Vasco è sempre un’emozione incredibile"

Nel corso della sua carriera il chitarrista americano si è esibito con Alice Cooper, Prince, Steve Vai e tante altre grandi rockstar internazionali

Salire sul palco a fianco di alcuni dei più influenti artisti della storia del pop e del rock internazionale, esibirsi davanti a migliaia di fan ogni sera, essere considerato uno dei più grandi chitarristi al mondo. Tutto questo e molto altro è Stef Burns: chitarrista classe 1959 statunitense, ma ormai adottato anche dall'Italia dove si esibisce da ormai 30 anni al fianco di Vasco Rossi.

Proprio lui, Stef Burns, sarà protagonista sulla costa ravennate di due concerti alla guida della sua Stef Burns League (formazione in cui il chitarrista sarà accompagnato da Paola Zadra al basso e Ivano Zanotti alla batteria). E il doppio appuntamento ravennate organizzato dalla Relive-Eventi tra Casal Borsetti e Marina di Ravenna, diventa l'occasione per fare quattro chiacchiere con il leggendario chitarrista di Vasco, compiere un rapido excursus attraverso la sua grandiosa carriera e farci svelare qualche curiosità.

Stef Burns, dopo aver fatto parte di varie rock band e aver registrato gli album "Hey Stoopid" e "The Last Temptation" con una rockstar del calibro di Alice Cooper, arriva per lei la chiamata di Vasco Rossi. Può raccontarci com'è nata questa collaborazione? Cosa l'ha convinta ad abbracciare il progetto di Vasco?
Vasco e il suo produttore, Guido Elmi, hanno sentito quel disco - Hey Stoopid - e così mi hanno cercato per registrare il disco Gli Spari Sopra a Los Angeles nel 1993. Il nostro rapporto è iniziato lì, in seguito mi hanno chiesto se fossi disponibile per il live a San Siro, era Rock Sotto l’assedio nel 1995 e nello stesso momento abbiamo anche registrato il disco Nessun Pericolo Per Te. Da lì sono diventato chitarrista nella band di Vasco ed è sempre un’emozione incredibile. Già allora mi ero reso conto di essere entrato a far parte della cosa più bella e più grande che avessi mai visto.

Ormai sono quasi 30 anni (dalle prime registrazioni del 1993 per l'album "Gli spari sopra") che ha iniziato la sua collaborazione con Vasco Rossi. Oggi Stef Burns è, a tutti gli effetti, un elemento fondamentale per i fan di Vasco. Qual è il segreto di questa collaborazione?
Segreto? Non lo so, non ce n’è uno forse, dipende sempre da quello che vuole l’artista. Per quello che dipende da me, io faccio il mio lavoro con attenzione, come chitarrista cerco di esprimere quello che sento rispettando il sentimento del pezzo e di quello che mi chiede Vasco.

Passiamo alla Stef Burns League, che si esibirà live con due date (il 16 e il 18 luglio) nei lidi ravennati: cosa vuole trasmettere al pubblico con il suo progetto solista e cosa ci dobbiamo aspettare dal tour 2022?
Sono stra-felice di questo tour! Abbiamo una scaletta molto forte e non vedo l’ora di cominciare e incanalare questa gioia e questa energia.

Dopo appena due settimane dalla tournée con Vasco (ultima data allo stadio olimpico di Torino il 30 giugno), partono le date della Stef Burns League: è maggiore la voglia di incontrare il pubblico (soprattutto dopo il periodo più difficile della pandemia) o il puro desiderio di suonare?
Tutte e due le cose. Amo le date più intime nei club, spiagge e teatri, è un grande soddisfazione personale, anche dopo gli stadi. La gioia di ritornare a suonare dopo anni complicati e vedere i fan godersi il concerto e la musica è il top. È la cosa più bella... certo poi mi piace suonare, la bilancia nella vita musicale live ha posto per entrambe le cose. 

Nel corso degli anni si è esibito sul palco con tantissime superstar della musica internazionale. Ripercorrendo la sua carriera quali sono i momenti che rimangono indelebili nella sua memoria?
Vasco Rossi, quest'anno! Dopo il lockdown e tanti rinvii non vedevamo l’ora ed è stata una gioia che abbiamo apprezzato anche di più. Sembrava di vivere un sogno. Ero incredulo e grato: finalmente suoniamo davvero. Wow! E poi Vasco a San Siro 1995. Non ho mai visto una cosa così. Emozione pazzesca. Niente cellulari, solo accendini! Prince Purple Rain Tour with Shiela E. Potevo guardare Prince esibirsi ogni notte ed è stato fantastico. Alice Cooper - Operation Rock n Roll con i meravigliosi Judas Priest e i Motorhead. Un sogno. VH-1 Honors, concert for television, in quell'occasione ho suonato con tanti dei miei idoli: Stevie Wonder, Steve Winwood, James Taylor, Chaka Kahn, Sheryl Crow, e il 'guitar hero' Nile Rodgers.

Nel 2004 è stato invitato a suonare al G3 con Joe Satriani, Steve Vai e Robert Fripp. Si può dire che con quel concerto lei sia entrato ufficialmente nell'olimpo dei grandi chitarristi mondiali. Quali sono, secondo lei, i più grandi chitarristi della storia?
Sempre una domanda impossibile, perché la musica è fatta soprattutto di gusti personali. Alcuni dei miei preferiti sono per esempio Jeff Beck, Jimi Hendrix, B.B King, Pat Metheny, Mike Stern, Eddie Van Halen, Jimmy Page, Steve Lukather, Steve Vai, Stevie Ray Vaughan, David Gilmour, Allan Holdsworth… troppi!

Stef Burns League

Stef Burns sul palco con la sua band

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