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Cronaca

Steward sottopagati fuori dall'ospedale, il sindacato: "Sanare la grave ingiustizia"

"Lavoratrici e lavoratori, fra i quali tanti giovani, che a causa di un subappalto hanno subito un calo di retribuzione oraria di due euro, per una tariffa oraria lorda di ben 4,70"

Le camere sindacali della Uil di Rimini, Forlì Cesena e Ravenna esprimono sdegno sulla vicenda degli stewart anti-Covid posti all’ingresso degli ospedali dell’Asl Romagna. "Lavoratrici e lavoratori, fra i quali tanti giovani, che a causa di un subappalto hanno subito un calo di retribuzione oraria di due euro, per una tariffa oraria lorda di ben 4,70 - spiegano i sindacalisti in una nota - Un 'subappalto' figlio di 'nessuno', con tanti rimpalli di responsabilità. Alcuni interventi pubblici si sono limitati a censurare il contratto nazionale di lavoro applicato, che è certamente carente, ma la Uil auspica che non si sfugga dal porre l’attenzione sul sistema di regole degli appalti. La regione Emilia Romagna ha sottoscritto con le organizzazioni sindacali un importante patto per il lavoro, che prima ancora che nella definizione di precise regole sviluppa un'etica che si fonda sulla qualità del lavoro e sul rispetto della persona. Non si può quindi accettare che con il subappalto vi sia la possibilità di svicolare da queste regole, umiliando lavoratrici e lavoratori".

"Non chiediamo ai referenti istituzionali dei territori interessati, di assumersi responsabilità che non gli competono, non accettiamo però un velo di silenzi e neppure la ricerca di capri espiatori - concludono dal sindacato - Auspichiamo che sia ristabilita urgentemente la giustizia nei confronti di queste lavoratrici e lavoratori, ripristinando il giusto compenso nonché i livelli occupazionali per coloro che non hanno sottoscritto una proposta di lavoro così penalizzante".

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