"Stirpe selvaggia", del ravennate Eraldo Baldini. Quando Buffalo Bill arrivò in Romagna
Il Wild West Show di Buffalo Bill fece tappa a Ravenna nel 1906. Da questo evento prende le mosse il nuovo romanzo di Eraldo Baldini. Le prime presentazioni a Brisighella e Ravenna.
Il 12 aprile del 1906 a Ravenna fa tappa uno spettacolo circense molto particolare. Si tratta del Wild West Show di Buffalo Bill, nome d’arte di William Frederick Cody, attore e cacciatore statunitense, nonché soldato, esploratore e impresario teatrale. “Ecco il primo scalpo per Custer” fu la frase che lo rese famoso, pronunciata dopo un breve corpo a corpo con il capo indiano Mano Gialla nel 1876.
È da questa premessa che parte il nuovo romanzo dello scrittore ravennate Eraldo Baldini, “Stirpe selvaggia” (Einaudi), uscito il 29 novembre a tre anni di distanza da “Nevicava sangue”.
“È un’idea che avevo da tempo – racconta Baldini -, su cui ho lavorato con lentezza perché desideravo che questa storia diventasse un romanzo con la erre maiuscola. Di leggendarie attribuzioni di paternità a Buffalo Bill ne ho sentite tante in Romagna”.
Protagonista della vicenda è Amerigo, un bambino che vive con la madre a San Benedetto in Alpe, paese dell’Appennino tosco-romagnolo. Ha 9 anni quando Buffalo Bill arriva a Ravenna con il suo Wild West Show e rimane sorpreso che la madre sia disposta ad affrontare un viaggio di 50 chilometri per farlo assistere allo spettacolo. Sotto quella tenda verrà a scoprire che Buffalo Bill è suo padre. L’”eroe”, però, non vuole nemmeno incontrarlo e questo rifiuto spinge il già inquieto Amerigo a schierarsi per sempre dalla parte degli indiani.
“Questo – prosegue Baldini – è stato il punto di partenza per raccontare i primi cinquant’anni del Novecento. Cosa si sarebbero aspettati gli altri dal figlio di Buffalo Bill? E come si sarebbe sentito lui? Attraverso una grande amicizia, che non finisce mai, e una storia d’amore che in realtà non comincia nemmeno ho voluto raccontare la ‘grande storia’”.
Le vite di Amerigo, Mariano e Rachele, amici da sempre, si perdono e si ritrovano, in una danza senza fine attraverso la Settimana Rossa, la Prima Guerra Mondiale, la nascita dei regimi totalitari. E lui, Amerigo, eroe romantico e modernissimo diviso tra la voglia di intessere relazioni profonde e quella di scappare via da tutto, di chiamarsi fuori dal corso degli eventi.
In questo romanzo Baldini si libera dai vincoli di genere – il gotico rurale di cui può essere considerato il fondatore – e dà vita a un affresco storico di grande respiro.
“Stirpe selvaggia” verrà presentato sabato 3 gennaio alla biblioteca di Brisighella (ore 17) e il 21 dicembre (giorno del compleanno di Baldini) a Ravenna a palazzo Rasponi delle Teste (ore 18.30). In quest’ultima occasione sarà presente anche Carlo Lucarelli.