Strage di Firenze, sit-in domenica in piazza del Popolo
La Rete civile contro il razzismo e la xenofobia di Ravenna esprime “profondo dolore per i tragici fatti che, martedì scorso, hanno colpito la comunità senegalese e si stringe intorno alle famiglie delle vittime"
La Rete civile contro il razzismo e la xenofobia di Ravenna esprime “profondo dolore per i tragici fatti che, martedì scorso, hanno colpito la comunità senegalese e si stringe intorno alle famiglie delle vittime, Samb Modou e Diop Mor, e dei feriti, Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbengue Cheick, vittime di questo barbaro gesto. Un gesto che scuote le coscienze e ci ferisce nel profondo e che deve farci riflettere su come si vive all’interno delle nostre città”.
“A volte guardiamo con occhi distratti, sottovalutando quei fenomeni di disagio economico, sociale e culturale che sempre più si sviluppano e mettono radici – afferma la Rete Civile contro il Razzismo e la Xenofobia Ravenna -. La crescita di paure sono pericolosa anticamera di intolleranza e razzismo. Dobbiamo vigilare, affinché, questo disagio non si trasformi in estremismo violento e non inciti all’odio e alla xenofobia, a gesti che non possono essere archiviati come episodi di follia”.
“Quanto è accaduto a Firenze, così come la vicenda avvenuta pochi giorni prima nel campo Rom a Torino, devono richiamare l’attenzione e far esprimere a tutta la società civile una grande capacità di coesione – continua la nota -. Non è accettabile che gli immigrati diventino il capro espiatorio delle contraddizioni che permeano la nostra società. Gruppi violenti e xenofobi, purtroppo già noti nella storia d’Italia, non possono agire indisturbati: questo è intollerabile”.
“Ci sono leggi che dichiarano illegali questi gruppi – prosegue Rete Civile contro il Razzismo e la Xenofobia Ravenna -. In occasione della Giornata di azione globale contro il razzismo e per i diritti dei migranti, promossa dal Forum sociale mondiale di Dakar, che si celebra domenica 18 dicembre, ora più che mai è il momento di reagire per promuovere i diritti civili e sociali e rendere effettivo uno degli articoli fondanti della nostra Costituzione, l’articolo 3, che sancisce l’universalità dei diritti e la dignità di ogni persona. Trasformare insieme la società in cui viviamo è possibile, praticando la condivisione di idee, di spazi e di culture. Le nostre vite sono già intrecciate, il nostro futuro solo comune”. Il sit in con volantinaggio si terrà in piazza del Popolo, dalle 16 alle 18.