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Cronaca Faenza

Strappo dopo 57 anni: i rioni di Faenza si dividono, sbandiereranno da soli

Il fatto rappresenta un unicum assoluto visto e considerato che i rioni, divisi dentro le mura della città in occasione delle gare interne, fuori dalla città invece nei tornei nazionali ufficiali di categoria si erano sempre presentati uniti

I rioni di Faenza sbandiereranno da soli. E’ questo l’epilogo al quale lunedì sera si è giunti in Comitato Palio. A precisarlo è stato il Comune stesso, spiegando che “il Comitato Palio ha deliberato l’iscrizione in maniera separata e autonoma dei Rioni faentini alla Federazione italiana sbandieratori (Fisb). Pertanto, d'ora in poi la partecipazione a tale organismo e alle relative competizioni nazionali avverrà non più in maniera unitaria come Gruppo Alfieri Bandieranti e Musici del Niballo Palio di Faenza, bensì in maniera autonoma dei singoli Rioni, che si iscriveranno separatamente alla Fisb come singole associazioni".

Tale decisione fa seguito alle obiezioni sollevate dalla Fisb, alle quali si è deciso di non opporsi, sulla attuale tipologia di iscrizione della città di Faenza, peraltro invariata fin dal 1966, anno di costituzione della Federazione italiana sbandieratori di cui la città di Faenza è socio fondatore, come Gruppo Alfieri Bandieranti e Musici del Palio di Faenza. Pertanto, d'ora in poi, cesserà la partecipazione alle competizioni nazionali degli sbandieratori di Faenza quale rappresentanza unitaria della città, secondo il criterio che vedeva ogni anno la presenza, sotto le insegne della città manfreda, i vincitori delle gare della piazza di Faenza del mese di giugno. La decisione è stata assunta con 4 voti favorevoli (Rione Giallo, Rione Nero, Rione Verde, Gruppo Municipale), 2 contrari (Borgo Durbecco, Rione Rosso) e un astenuto (Amministrazione Comunale).

Il fatto rappresenta un unicum assoluto visto e considerato che i rioni, divisi dentro le mura della città in occasione delle gare interne, fuori dalla città invece nei tornei nazionali ufficiali di categoria si erano sempre presentati uniti. E proprio in ragione di questo le gare interne degli sbandieratori rappresentavano una selezione in base alla quale i vincitori in Piazza del Popolo avrebbero rappresentato la città ai campionati italiani. Campionati che peraltro Faenza aveva vinto e di cui ancora oggi detiene il tricolore nella combinata, ovvero nella somma dei punteggi ottenuti in tutte le specialità (singolo, coppia, piccola squadra, grande squadra e musici).

Così non sarà più, visto che i rioni parteciperanno singolarmente ai campionati italiani, portando così punteggio solo ed esclusivamente a se stessi, probabilmente ripartendo dalla terza serie e non invece dalla serie A1. All’origine della questione tecnicamente si colloca la legge sul terzo settore, che prevede che le federazioni come la Fisb contino al proprio interno il 51% di associazioni di promozione sociale. Una regola su cui la Federazione aveva fatto riferimento prima per non considerare la candidatura di Faenza a ospitare i campionati italiani federali, poi per non accettare l’iscrizione annuale del Gruppo Alfieri Bandieranti e Musici di Faenza.

Negli ambienti rionali tuttavia l’origine della rottura sarebbe riconducibile anche alla partecipazione degli sbandieratori faentini alla cerimonia di inaugurazione della coppa del mondo di calcio in Qatar senza aver interpellato la stessa federazione rappresentata da Antonella Palumbo. Nei periodi seguenti, infatti, alcuni faentini aventi incarichi nella federazione avevano rimesso il proprio mandato. Lo scorso 14 marzo però Marino Baldani, reggente del gruppo municipale faentino, era stato nominato dal consiglio direttivo della federazione delle bandiere come componente della ‘Commissione Stampa e Propaganda’, un segnale giudicato di distensione nei rapporti.

In effetti proprio il gruppo municipale, che rappresenta la sesta entità del Palio del Niballo come organismo esterno al diretto contesto rionale, si è espresso a favore dell’iscrizione individuale dei cinque rioni alla Fisb, a differenza dell’Amministrazione comunale che a propria volta si è astenuta. All’incontro peraltro non era presente il capo del rione Verde Massimo Liverani, bensì un altro dirigente di Porta Montanara in sua vece. Ora sono in corso valutazioni relativamente alle gare interne del giugno 2023, che potrebbero svolgersi comunque senza la presenza dei giudici federali ma attraverso la presenza di una giuria popolare come qualcuno sostiene.

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