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Cronaca Lugo

Welfare e imprenditorialità: le strategie per lo sviluppo della nuova Bassa Romagna

L’intervento di apertura è stato affidato a Luca Piovaccari, presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, che ha elencato le priorità su cui costruire la competitività locale

Al Salone Estense della Rocca di Lugo si è svolto venerdì il convegno “La Nuova Bassaromagna2020”, per affrontare le strategie condivise per lo sviluppo del territorio. Il convegno era rivolto a tutte le giunte e consigli comunali della Bassa Romagna, sindacati, associazioni economiche e ordini professionali. L’intervento di apertura è stato affidato a Luca Piovaccari, presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, che ha elencato le priorità su cui costruire la competitività locale.

“Attraverso il percorso partecipato della BassaRomagna2020, iniziato nel 2013, le amministrazioni locali hanno condiviso insieme ai diversi portatori di interesse le priorità sulle quali lavorare insieme per lo sviluppo del territorio - ha esordito Piovaccari -. La nuova giunta dell'Unione vuole cercare di tradurre questa elaborazione in progetti concreti da sviluppare intorno ai temi dell'efficienza energetica, dell'innovazione e della formazione, della promozione territoriale. I primi anni dell'Unione sono stati caratterizzati da uno sforzo organizzativo importante per garantire l'efficienza della macchina amministrativa con il conferimento di ben 28 servizi che prima erano gestiti singolarmente dai nove Comuni. L'obiettivo ora è quello di far si che questo sforzo organizzativo diventi la base per governare lo sviluppo della bassa romagna. Nella nuova BassaRomagna2020 sono confermati i due assi strategici del Welfare e dell’imprenditorialità che dovranno essere maggiormente integrati tra loro e sviluppati in un ottica “smart city”, che consenta di costruire città intelligenti in grado di incidere positivamente sulla qualità della vita delle nostre comunità”.

In seguito è intervenuto Davide Ranalli, vice presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, su come semplificare e innovare la Pubblica amministrazione: “Sentiamo il bisogno di portare avanti il progetto avviato, ma adeguandolo ai cambiamenti che fin qui ci sono stati. Abbiamo fatto una scelta di prospettiva per provare a costruire assieme un futuro per questo territorio. Un futuro fatto di innovazione e formazione. Con un investimento previsto di 300mila euro e attraverso 11 cabine di distribuzione raggiungeremo le principali aree industriali e artigianali del territorio con la “banda Ultralarga”. Il piano prevede che il progetto della banda ultralarga sarà esecutivo nel 2015 e in esercizio già nel 2016 a dimostrazione della concretezza della nostra azione”.

Su come promuovere le eccellenze del territorio è intervenuto Nicola Pasi, sindaco referente per le Attività produttive dell’Unione: “È sbagliato confinare la promozione territoriale unicamente nella Pubblica amministrazione, serve un approccio trasversale con il coinvolgimento di investitori e una regia condivisa. Dalla promozione del nostro territorio deve emergere la nostra identità, che abbiamo in qualche modo definito come una terra del bel vivere, un posto dove la storia del Novecento ha scritto pagine importanti. Ricordiamoci che il 2015 è l'anno dell'Expo e sarà presente anche la Bassa Romagna, quindi non possiamo lasciarci sfuggire le opportunità che ci vengono offerte da questa sfida”.

Durante il convegno è intervenuto anche il consigliere regionale Mirco Bagnari: “Dobbiamo essere capaci di legarci al resto del territorio regionale, perché solo così possiamo sfruttare tutti i vantaggi di una rete territoriale forte e ampia, creando la consapevolezza  che le potenzialità della Romagna sono un valore per l'intera regione. Dobbiamo guardare oltre a quello che è stato fatto, ma senza buttare via nulla di quello che si è fatto di positivo in molti temi come ad esempio nella Protezione civile e per la difesa del territorio”.

L’intervento conclusivo è stato affidato ad Andrea Corsini, assessore al Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna. Corsini dopo aver ringraziato i sindaci per l’invito, ha ricordato l’importanza che gli sforzi si concentrino sulle aree vaste. “Il territorio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna potrà certamente essere una esempio di come sia possibile accorpare in modo proficuo numerosi servizi – ha dichiarato il neo assessore regionale -  Gli obiettivi da raggiungere entro la fine di questo decennio riguardano temi importanti e collegati al turismo, come l’occupazione, l’istruzione, la ricerca e l’innovazione, l’integrazione sociale e la riduzione della povertà, il clima e l’energia. Una grande opportunità è rappresentata dagli strumenti finanziari che l’UE mette a disposizione, detti Fondi Strutturali.  Il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale ad esempio potrà contribuire efficacemente. Assieme all'assessore alle Attività Produttive Palma Costi stiamo lavorando affinché parte delle risorse vengano destinate in modo specifico alle piccole imprese del commercio, del turismo, dell’agricoltura e dell’artigianato”.

“La Regione si impegnerà, nonostante il quadro di tagli previsto dal Governo, a valorizzare i territori: il mare, la montagna, le campagne e le città d’arte.  Per fare questo - ha detto Corsini - bisogna rivedere la legge regionale 7 sul turismo. Dobbiamo passare da un concetto di “promo commercializzazione” basato sui prodotti ad uno basato sui territori e per fare questo avremo a disposizione oltre 40milioni di euro per riqualificare le città turistiche e 120milioni di euro per le piccole medie imprese anche del turismo, ma soprattutto per quelle che saranno capaci di mettere in campo una innovazione di prodotto particolarmente significativa e in grado di  dare risposte adeguate al mercato”. “Questo vuol dire – ha concluso Corsini – che dovremo creare la promozione della Romagna. I singoli territori, come la Bassa Romagna, potranno così trovare la forza di competere in ambito nazionale e internazionale”.

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