Stretta di Natale, Bonaccini: "Meglio evitare la zona rossa fino all'Epifania"
Al Governo i presidenti di Regione continuano a chiedere "qualche piccola deroga agli spostamenti", magari per il giorno di Natale "per evitare che gli anziani rimangano veramente soli"
Tra la zona rossa unica dal 24 dicembre all'Epifania e una tregua "gialla" tra Natale e Capodanno, il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini non ha dubbi. "Io privilegerei questa seconda", dice Bonaccini, alla vigilia dell'ultimo match con le Regioni prima del varo del dpcm. "Poi - aggiunge il governatore, ospite di Mattino 5 - è evidente che non è una scelta facile. L'importante è avere tutti la consapevolezza che ci debba essere grande rigore, per evitare che arrivi una terza ondata". Che la terza ondata possa arrivare, torna a sottolineare Bonaccini, "ce lo dicono un po' tutti gli scienziati e gli esperti: il punto è come arriva, se sarà lieve la si gestirà in maniera molto differente da una eventuale terza ondata molto alta". C'è chi come Luca Zaia ha addirittura anticipato i provvedimenti del Governo: "lo capisco - chiosa il presidente Pd - perchè il Veneto in questo momento è la Regione con i numeri più alti in rapporto con la popolazione".
Al Governo i presidenti di Regione continuano a chiedere "qualche piccola deroga agli spostamenti", magari per il giorno di Natale "per evitare che gli anziani rimangano veramente soli", con le stesse regole per le metropoli e i piccoli comuni. Una misura "di buon senso" anche se "in questi casi il tema dei controlli non è semplice". Ma "quando hai una popolazione di 60 milioni di abitanti hai anche bisogno di affidarti alla responsabilità dei cittadini". Poi il capitolo ristori. Bonaccini torna a chiedere che siano "più veloci possibile". "Si possono chiedere sacrifici ma bisogna che le risorse promesse arrivino. Come Regione abbiamo già deciso di stanziare 31 milioni di euro per i settori più colpiti, in aggiunta a ciò che farà il Governo".
Bonaccini torna a 'spingere' per la riapertura delle scuole superiori il 7 gennaio. "Sono tra coloro che pensano che i nostri ragazzi hanno già fatto troppa didattica a distanza. Quindi bisogna essere organizzati bene". Ne parla a proposito dell'allargamento progressivo della cittadinanza da vaccinare contro il Covid. Su quel fronte "stiamo lavorando bene col Governo e il commissario Arcuri - sottolinea Bonaccini - la prima tranche parte ai primi di gennaio, tutti gli operatori sanitari e tutti gli ospiti delle residenze per anziani riceveranno il vaccino. In Emilia-Romagna avremo circa 200.000 dosi per riuscire a fare questo lavoro". La seconda tranche, prosegue il presidente, "dovrebbe partire a marzo e si comincerebbe dagli ultra sessantenni comprese anche le categorie più esposte, dalle forze dell'ordine al personale socio-sanitario e coloro che trasportano". (fonte Dire=