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Cronaca Faenza

Sui colli faentini nasce la "Strada del foliage", una nuova forma di turismo ecologico

Un percorso per gli amanti del foliage e dei colori autunnali: "Un modello di turismo sempre più praticato anche in Italia"

Sono sempre di più i turisti che alle grandi città preferiscono un bell'itinerario nel cuore della natura. E' proprio su questa nuova tendenza che a Tebano, sulle colline di Faenza, è nata l'idea di istituire la "Strada del foliage". L'iniziativa è stata proposta dall'associazione Amici del fiume Senio: WNoi pensiamo che la via Tebano, che parte nei pressi della diga steccaia leonardesca e arriva fin oltre Villa Vezzano, per poi proseguire con altro nome fino a Zattaglia, risalendo le valli del Senio e del Sintria, abbia un grande potenziale per l’eco turismo".

"In particolare, il paesaggio modellato anche dal tradizionale lavoro dei contadini, è esteticamente molto attraente. In autunno, ma anche in primavera, i colori dei vigneti, degli alberi da frutto e di altre essenze, esaltano il panorama che diventa splendente mostrandosi assai gradito agli occhi dei fautori del turismo lento: escursionisti, podisti e ciclisti - spiega l'associazione - In queste categorie rientrano anche gli amanti del foliage, un genere di turisti ecologisti diffuso in Usa e Nord Europa, sempre più praticato anche in Italia. Il loro desiderio è quello di contemplare ed ammirare i colori alla luce calda dell’autunno, in questo periodo assai variegati. Anche la primavera, peraltro, offre scenari incantevoli al momento delle fioriture dei frutteti".

"Particolarmente pregiata è la prima parte dell’itinerario che si estende, risalendo il Senio, fino alle casse di espansione che saranno un’area da rinaturalizzare, con la conservazione delle secolari querce e la riattivazione dello storico ponticello - precisano gli Amici del Fiume Senio - Noi pensiamo che l'Unione dei comuni della Romagna Faentina e i comuni interessati, dovrebbero in sinergia predisporre un’idonea segnaletica stradale per indicare e proteggere questa nuova forma di turismo ecologico. Crediamo che la scelta della “strada del foliage” si sposi molto bene con i progetti di sviluppo del polo Tecnologico e di ciclovia del Senio-Lamone. Assieme, avrebbero il pregio di valorizzare i numerosi punti di interesse del territorio come il Santuario, la diga steccaia, la raccolta di testimonianze del lavoro contadino del novecento e di offrire nuova linfa alle produzioni tipiche locali, al km zero e alle attività di ristorazione e di servizio che già operano nel luogo".

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