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Cronaca

Tagli alle scuole, la Cgil: "Situazione drammatica"

In 5 anni a livello nazionale i docenti sono diminuiti di 81.614 unità e il personale Ata di 46.737 unità mentre la popolazione studentesca ha avuto un incremento pari a 90 mila unità

La Cgil di Ravenna fa il punto sui tagli alla scuola: "Per riprendersi dallo shock subito dal corpo docenti e dal personale Ata, dal
varo della riforma Gelmini ad oggi, occorreranno interventi riparatori consistenti e soprattutto occorrerà cambiare rotta. Un compito arduo, ma non impossibile quello che spetta al neo eletto ministro della pubblica istruzione Maria Chiara Carrozza".

“Non si può parlare di innovazione, di sviluppo e di miglioramento qualitativo, se invece di investire nei settori della conoscenza e della ricerca, si tagliano risorse umane, finanziarie e strutturali alla scuola pubblica - dice Valeria Monti, segretaria generale provinciale  - e oggi, a 5 anni di distanza dal varo dell'epocale riforma voluta dall'ex ministro Gelmini, cittadini, famiglie, alunni e lavoratori della scuola percepiscono in modo consapevole che il diritto allo studio di ogni bambino/a, ragazzo/a è divenuto sempre più fragile e inconsistente”.

In 5 anni a livello nazionale i docenti sono diminuiti di 81.614 unità e il personale Ata di 46.737 unità mentre la popolazione studentesca ha avuto un incremento pari a 90 mila unità. “Conseguenze drammatiche quindi - continua Valeria Monti - sul fronte della sicurezza, classi pollaio sempre più numerose , e sul fronte della qualità dell'offerta formativa, meno lavoratori e meno didattica. Nella nostra provincia la situazione è ancora più drammatica: dal 2008 ad oggi gli alunni sono aumentati di 5.663 unità (+12,5%). Da 39.746 studenti anno scolastico 2008/09, raggiungeremo quota 45.409 nel prossimo anno scolastico mentre, al contrario, i lavoratori della scuola sono diminuiti di ben 427 unità; - 275 docenti e - 152 personale ATA".

"E' evidente - continua Monti - la gravissima lesione del diritto allo studio dei nostri ragazzi: studiare torna ad essere un privilegio e con le scelte fin qui operate, si mettono intere generazioni a rischio  esclusione dal diritto al sapere e ad un lavoro qualificato. Ci vogliono poi far credere che l'organico di diritto del prossimo anno scolastico aumenterà a livello regionale di 374 posti, ma in realtà i posti in più sono solo 172. 202 sono stati anticipati lo scorso anno scolastico in organico di diritto. E' a dir poco scandaloso inoltre, come il rapporto alunni/docenti di sostegno continui ad aumentare”.

Si passa da un docente di sostegno ogni 2,09 alunni per l'anno scolastico 2012/13, a un docente di sostegno ogni 3,1 alunni per il futuro anno scolastico. Infatti gli specialisti di sostegno a Ravenna, subiranno un calo di 14 unità rispetto allo scorso anno mentre registriamo un lieve aumento (+ 7 unità)  di studenti disabili certificati. Esiste una logica perversa, mirata all'esclusione dal diritto allo studio degli alunni affetti da patologie gravi e non gravi che si “giustifica” drammaticamente con la concessione dello specialista di sostegno soltanto per i casi gravi. I casi meno gravi invece, quelli più realisticamente recuperabili, non potranno contare sull'ausilio fondamentale dell'insegnante di sostegno e, di conseguenza, leso sarà il loro diritto allo studio.

“In definitiva a Ravenna ci saranno 22 posti in più da ripartire in ogni ordine e grado di scuola  14 docenti di sostegno in meno, ma  956 studenti in più. Una beffa drammatica -  conclude Monti -  che avrà risvolti dolorosi e pericolosi frutto di una reiterata condotta di Governo bieca e ingiustificabile. Siamo stanchi delle promesse, chiediamo al nuovo Governo una presa di posizione netta che restituisca dignità agli studenti e ai lavoratori e al ministro chiediamo concretezza e fatti”.

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