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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Fusignano

Taglio alberi Canale dei Mulini, Legambiente: "L'assessore Freda informata male"

Legambiente torna ad intervenire sull'abbattimento degli alberi del Canale dei Mulini a Fusignano, dopo le proteste dei mesi scorsi per l'abbattimento di una ventina di piante

Legambiente torna ad intervenire sull'abbattimento degli alberi del Canale dei Mulini a Fusignano: dopo le proteste dei mesi scorsi per l'abbattimento di una ventina di piante lungo l'argine del canale e la misteriosa potatura di alcuni pioppi sull'argine sinistro, realizzata a inizio agosto, l'associazione ambientalista replica alla nota con cui l'assessore regionale all'ambiente Sabrina Freda ha risposto all'interrogazione presentata da Gabriella Meo del gruppo SEL Verdi.

Nella nota, l'assessore precisa infatti che “la stragrande maggioranza della piante abbattute in quanto ritenute pericolose per la pubblica incolumità appartiene alla specie robinia pseudoacacia, pianta invadente che sovente impedisce una diversificazione sia della compagine arborea che della vegetazione sottostante”, auspicando poi che venga realizzata la piantumazione di una siepe lungo l'argine, in sostituzione delle piante abbattute. “Forse però l'assessore è stato mal informato dai propri referenti che probabilmente non conoscono molto bene l'area - ha commentato Yuri Rambelli, Presidente del circolo Legambiente A. Cederna - in questo caso infatti la robinia costituiva in pratica l'unica specie arborea presente sull'argine del canale, la sua eliminazione quindi non contribuisce ad aumentare la biodiversità dell'area, ma casomai ad azzerarla”.

La robinia, meglio conosciuta come acacia, proprio per la notevole velocità di crescita e l'apparato radicale molto sviluppato, è una pianta molto utile e molto utilizzata per consolidare i terreni franosi, gli argini di fiumi e canali; viceversa, per lo stesso motivo può “soffocare” e togliere spazio ad altre piante a più lento accrescimento: la Regione Emilia-Romagna infatti raccomanda che la sua diffusione sia tenuta sotto controllo, non ne raccomanda l'estirpazione. Ma soprattutto in questo caso eliminare gli alberi presenti non garantisce la biodiversità né lo sviluppo dell'area di riequilibrio ecologico, casomai il contrario. Ora l'argine si presenta con vasti “buchi” nella dotazione arborea che certamente non potranno essere rimpiazzati dalla proposta piantumazione di una siepe. Il canale e gli alberi rappresentano infatti un'unità di paesaggio caratteristica di questa zone di pianura, anche per ragioni storiche: gli alberi servivano infatti a consolidare l'argine e a tenere in ombra il corso d'acqua, limitandone l'evaporazione. “La provincia di Ravenna ha comunicato che a Settembre verrà presentato un progetto di ripiantumazione dell'area, così come chiesto dalla nostra associazione e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici che infatti auspicava “il reimpianto in aree adiacenti di essenza autoctone con almeno 3 anni di età, di quantità superiore a quelle che si intende abbattere”. Ci auguriamo - ha concluso Rambelli - che sia l'occasione per un coinvolgimento della cittadinanza sul futuro del Canale dei Mulini”.

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