Taglio del nastro per il nuovo Rifugio del Cane di Faenza con i volontari Enpa
Un traguardo tanto atteso dai volontari e dagli amici di Enpa Faenza, festeggiato con un vero e proprio open day per il pubblico
Una splendida giornata. Sabato ha inaugurato il nuovo Rifugio del cane di Faenza in via Plicca 2. Un traguardo tanto atteso dai volontari e dagli amici di Enpa Faenza, festeggiato con un vero e proprio open day per il pubblico. Al taglio del nastro sono intervenuti il sindaco di Faenza Massimo Isola, la presidente nazionale di Enpa Carla Rocchi, il presidente del consiglio di Enpa Marco Bravi e la presidente della sezione faentina Maria Teresa Ravaioli. I volontari del Rifugio del cane si sono messi a disposizione di tutti coloro che hanno voluto visitare in anteprima la struttura.
"Ci siamo stretti, con sincera partecipazione, alla felicità della realizzazione del sogno degli amici di Faenza, che si deve alla tenacia, alla determinazione, alle notti in bianco di Maria Teresa Ravaioli e del suo gruppo del Rifugio del Cane Enpa Faenza, inossidabile e appassionato a cui dobbiamo riconoscenza, tanta ammirazione e il riguardo sempre doveroso nei confronti di chi, da decenni, si dedica ai più deboli dei deboli - commentano da Enpa - Oltre ai padroni di casa, alle tante autorità e istituzioni, a noi rappresentanti di Enpa nazionale, i veri protagonisti sono stati i volontari. Tante le delegazioni delle limitrofe sezioni e Nuclei Guardie Zoofile Enpa presenti: Bagnacavallo, Bologna, Dozza, Forlì-Cesena, Lugo, Ravenna per citarne alcune, in un elenco certo incompleto, a testimoniare quanto importante sia la pura unione di intenti. E’ stato bello, si è respirata realtà. Vero volontariato, vera passione, vero impegno. Quanto lontane erano ieri le mitomanie, gli arrivismi, gli opportunismi, le invidie, le scorrettezze che troppo spesso il quotidiano ci riserva, avvelenandoci la vita e uccidendo gli entusiasmi. Grazie ragazze e ragazzi. Sì, perché la passione disinteressata che ci unisce nel proteggere i nostri beniamini rende il nostro spirito leggero e sempre giovane, trasformando l’età anagrafica in un insignificante dettaglio e facendoci dimenticare ogni fatica al primo scodinzolio felice".