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Cronaca

Da Matteucci un calcio alla Tares: "Voglio applicare la Tia per aiutare imprese e famiglie"

L'amministrazione comunale, illustra Matteucci, "intende proporre al consiglio comunale di esercitare la facoltà di mantenere, per l'anno 2013, il regime di prelievo sui rifiuti come vigente per l'anno 2012, fondato sulla Tia (tariffa di igiene ambientale)"

Il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, è intenzionato ad "abolire" almeno per il 2013 la Tares, l'imposta sui rifiuti. In una lettera indirizzata al direttore di Atersir Emilia Romagna Vito Belladonna e a Tiziano Mazzoni direttore dei Servizi Ambientali di Hera Spa, il primo cittadino informa i due dirigenti che l’amministrazione comunale di Ravenna “intende proporre al consiglio comunale di esercitare la facoltà di mantenere, per l’anno 2013, il regime di prelievo sui rifiuti come vigente per l’anno 2012, fondato sulla Tia (tariffa di igiene ambientale)”.

“La scelta – spiega Matteucci  – è motivata dalla volontà di mantenere una sostanziale invarianza, rispetto al 2012, del contributo richiesto a cittadini ed imprese per il pagamento del costo del servizio rifiuti, tenuto conto che la Tares, introdotta dal 2013, non sarà comunque riproposta dal 2014, sulla base di quanto previsto nel Ddl di stabilità 2014 appena varato dal Governo”. Nella lettera il sindaco elenca i  complessi passaggi amministrativi che dovranno essere effettuati per consentire al Comune di avvalersi di questa facoltà.

Entro il 21 novembre è quindi prevista l’approvazione da parte del consiglio comunale della proposta di delibera contenente: la scelta di mantenimento della Tia per il 2013; la revoca degli atti precedenti assunti in relazione alla Tares e  la “conseguente definizione, attraverso compensazione ed in condizione di totale neutralità finanziaria per il bilancio comunale, dei rapporti finanziari sorti fra Comune ed  Hera Spa in dipendenza della Tares”.

Il passaggio conseguente sarà di dare “mandato ad  Atersir per la riapprovazione, entro il termine perentorio del 30 novembre 2013” del Piano economico finanziario per il Servizio di gestione dei rifiuti (SGRUA) 2013 e delle relative tariffe “secondo i criteri e modalità vigenti per il 2012 in regime Tia ed, in particolare con l’inclusione dei costi espunti secondo le disposizioni in materia di Tares”.

Ed ancora: "l’emissione da parte di Hera di note di accredito a totale annullamento di quanto è stato fatturato in acconto al Comune a titolo di Servizio di gestione dei rifiuti 2013 e la regolazione a saldo, fra Comune ed Hera,  della differenza tra quanto è stato riscosso dal Comune a titolo di Tares e quanto pagato dalla stessa Hera in acconto sul costo del Servizio gestione rifiuti 2013, “comprensivo di Iva, con deduzione delle quote riscosse a titolo di addizionale provinciale, che verranno dal Comune riversate alla Provincia”.

Gli ultimi due passaggi prevedono l’invio ai contribuenti, in entrambi i casi in data da concordare, “del modello di pagamento della maggiorazione prevista” dalle normative vigenti  nonché la predisposizione ed invio agli utenti Tia, da parte di Hera Spa, dell’ avviso di pagamento e di fattura a saldo del Servizio di gestione rifiuti 2013.

“Nella quantificazione del saldo – specifica il Sindaco – dovrà essere considerato quanto determinato a titolo di acconto relativamente alle precedenti due rate e l’Iva sul totale dovuto per il 2013”. “Pur nella consapevolezza delle difficoltà tecniche organizzative” che questa scelta potrà  ingenerare soprattutto nei confronti di Hera, “invitiamo- conclude Matteucci  – alla massima collaborazione al fine di assicurare il positivo esito di un’importantissima questione per le politiche di questa Amministrazione”.

I RISPARMI PREVISTI - Martedì prossimo la Giunta delibererà e il 21 novembre sarà chiesto al Consiglio comunale di pronunciarsi. Matteucci illustra alcune simulazioni, ancora approssimative, sui risparmi per le imprese nel caso si applichi la Tia invece della Tares. Per carrozzerie, officine, elettrauto il risparmio è stimato in circa 220 euro, a fronte di una superficie media di 328 metri quadrati.

Per aree scoperte attività industriali il risparmio sarebbe pari a circa 630 euro, a fronte di una superficie media di 3.450 metri quadrati, mentre per le aree scoperte attività artigianali si avrebbe un risparmio pari a circa 397 euro, per una superficie media di 850 metri quadrati. Negozi di generi alimentari risparmierebbero circa 230 euro, a fronte di una superficie media di 810 metri quadranti, mentre bar, caffè e pasticcerie un risparmio pari a circa 300 euro, a fronte di una superficie media di 75 metri quadrati.

"Il Sindaco non può fare nulla sull’aumento deciso dal Governo di 3 centesimi di euro al metro quadrato - evidenzia Matteucci -. Questi soldi vanno tutti allo Stato, non al Comune! Con la Tia però le imprese potranno ottenere un ulteriore sconto sull’Iva. Anche le famiglie, grazie alla decisione del Comune, risparmieranno mediamente il 3%, che non è molto ma è sempre meglio di niente”. Il sindaco ha annunciato inoltre un imminente incontro del Tavolo con la Giunta Comunale sul tema.

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