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Cronaca Cervia

Tassa di soggiorno, tre sindaci della riviera: "Evitiamo le macchie di leopardo"

Il Governo ha eliminato il divieto di introdurre l'imposta di soggiorno e dunque le delibere approvate dai Comuni tornano in vigore, mentre chi non l'aveva introdotta ora può farlo

Il Governo ha eliminato il divieto di introdurre l'imposta di soggiorno e dunque le delibere approvate dai Comuni tornano in vigore, mentre chi non l'aveva introdotta ora può farlo. Spiega una nota congiunta dei sindaci di Cervia, Cesenatico e Comacchio Luca Coffari, Matteo Gozzoli e Marco Fabbri, che hanno deciso di sfruttare, insieme, questa opportunità "per evitare l'applicazione a "macchia di leopardo" e dare già da questo luglio certezze a tutti gli imprenditori turistici alle prese con la chiusura dei listini 2018".

Dice la nota: "Con i passaggi nei rispettivi Consigli Comunali delle tre città rivierasche, praticamente tutta la Romagna avrà, dal 2018, l'imposta di soggiorno; si tratta di uno strumento per reperire risorse importanti a favore del turismo senza gravare sui cittadini e sulle imprese. Ci piacerebbe – dichiarano i tre Sindaci – avere strumenti più idonei per finanziare il turismo, come ad esempio una piccola compartecipazione all'Iva. Purtroppo tale facoltà non è consentita dalla legge. Riteniamo comunque utile allinearci agli altri Comuni della riviera che da anni applicano questa imposta e le relative ed importanti risorse economiche, che possono investire nelle città e nella promozione turistica. A nostro avviso è, infatti, una necessità poter competere alla pari ed avere un’applicazione uniforme in tutta la Riviera, evitando il prodursi di eccessive disuguaglianze tra Comuni all’interno della stessa destinazione turistica.  Il nostro impegno, pur nella diversità di offerta, è di uniformare per quanto possibile anche le tariffe.”

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