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Cronaca

Serata magica all'Alighieri: Riccardo Muti ha diretto la "Messa da Requiem" di Verdi

Con il concerto si è conclusa l'ottava edizione della Italian Opera Academy del maestro: i giovani talenti selezionati da Muti si sono a loro volta esibiti sulle note di Verdi

Si è conclusa giovedì sera l’ottava edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy, con il concerto finale al Teatro Alighieri di Ravenna, in cui il maestro Riccardo Muti ha diretto l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e portato in scena la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Una serata magica, che si pone a conclusione di un lungo percorso di due settimane di lavoro e prove, in cui ancora una volta Muti si è dedicato totalmente al progetto dell’Academy, fondata nel 2015, trasmettendo la sua esperienza alle nuove generazioni di musicisti e non solo, per aiutarle a confrontarsi con la straordinaria opera di Verdi scelta per questa edizione.

Muti sceglie infatti ogni anno un titolo d’opera, seleziona musicisti da tutto il mondo di un’età compresa tra 18 e 35 anni e diplomati in Italia o all’estero in Direzione d’Orchestra o Pianoforte, e, alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, intraprende un percorso – costituito da prove di sala con i cantanti, prove di lettura e prove d’assieme con orchestra, cantanti e coro – in cui, nel lavoro a stretto contatto con i giovani musicisti e direttori selezionati, i segreti della costruzione musicale passano dal Maestro agli allievi in una simbiosi naturale, che li porta, insieme, alla fase finale dell’interpretazione.

Quest’anno, sono dieci i direttori d’orchestra e maestri collaboratori a essere stati selezionati tra le centinaia di domande arrivate da tutto il mondo. Questi i direttori selezionati: Sieva Borzak (ITALIA), Nicholas Koo (USA), Polina Lebedieva (UCRAINA), Kerou Liu (CINA), Andreas Ottensamer (AUSTRIA). E questi, invece, i maestri collaboratori: Richard Fu (USA), Rémi Geniet (FRANCIA) Elena Lopez Gorriz (SPAGNA), Alexandra Maria Tchernakova (UK), Ayaka Uenomachi (GIAPPONE).

A conclusione dell’intenso periodo di lavoro di due settimane, martedì i giovani talenti che hanno avuto l’onore e il privilegio di poter lavorare a stretto contatto con il maestro Muti si sono messi alla prova con l’importante serata dedicata al concerto finale e hanno potuto mostrare il frutto di tutti gli insegnamenti del dirigendo la Messa da Requiem di Verdi.

Queste le parole di Riccardo Muti: "Verdi è il musicista della vita e certo è stato il musicista della mia vita. È un compositore talmente capace di mettere a nudo e trattare le nostre passioni e i nostri dolori, i nostri pregi e i nostri difetti, che noi ci riconosciamo in essi, e questo è uno dei motivi della sua universalità: sarà sempre attuale. Il mio desiderio da anni è stato quello di dedicarmi molto all’insegnamento di ciò che ho imparato dai miei maestri, per insegnare che cos’è l’opera italiana, come si costruisce un’opera italiana. È forse importante che il pubblico capisca qual è il ruolo del direttore d’orchestra con i maestri collaboratori e con i giovani direttori".

Riccardo Muti e i giovani talenti della sua Academy-2

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