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Cronaca

Teatro e Coronavirus: la lettera della compagnia romagnola: "Sospesi i contratti, ma non le amicizie"

Una sincera riflessione, firmata dall'attrice e regista Elena Bucci: "gli spettacoli rimandati non hanno importanza, se serve a proteggere"

La gravità della situazione causata dal contagio del Coronavirus si sta abbattendo ormai su tutta la società, ma uno dei primi settori a essere colpito è stato sicuramente il teatro. Così anche la compagnia teatrale Le Belle Bandiere, fondata da Elena Bucci e Marco Sgrosso con sede a Russi, rompe il silenzio e riflette sulla sospensione delle manifestazioni pubbliche legate all’arte. Lo fa scrivendo una significativa lettera, a firma di Elena Bucci, diretta agli amici della compagnia e a tutta la cittadinanza.

"Carissimi amici, collaboratori, colleghi,
abbiamo tentato più volte di scrivere un messaggio per riflettere insieme sulla chiusura dei teatri, dei cinema e di quasi tutte le manifestazioni pubbliche legate all’arte, ma esitavamo: nessuno di noi voleva sovrapporre i suoi particolari problemi alla gravità evidente della situazione e inoltre la velocità e l’incongruenza del susseguirsi delle notizie creava un tale conflitto tra il sentire e la ragione da inibire l’azione. Dal 23 febbraio, data delle prime chiusure, ad oggi sembra che sia passata un’era, durante la quale tutti hanno acquisito una diversa consapevolezza, non solo della velocità di diffusione del virus, ma anche della qualità e molteplicità delle nostre reazioni all’emergenza.

Avevamo in calendario una bella serata del progetto Archivio vivo, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Russi, nella quale presentavamo il Quaderno n. 1 - Adelmo ed Elena Bucci: dialogo fra un padre matto per il cinema e una figlia con la passione del teatro realizzato in collaborazione con la Bottega dello Sguardo di Renata Molinari: è stata rimandata, con speranza, al 9 giugno.

Eppure molti hanno telefonato e scritto, pur sapendo o immaginando che la serata fosse sospesa, per salutare, chiedere, sperare insieme che torni presto il tempo per le occasioni di intima vicinanza che aiutano a connettere memoria e storia di ognuno ai grandi movimenti della vita del pianeta e a sviluppare l’immaginazione che trasforma la vita di tutti i giorni in sogno. Per questo affetto, e visto che oggi la situazione si è, con gravità, chiarita, ci sentiamo di informarvi del cambiamento dei nostri programmi e della continuità dei nostri intenti".

Sono state diverse le rappresentazioni a cura della compagnia di Russi a essere annullate: lo spettacolo "Prima della pensione" a Brescia e Roma, e "Non sentire il male", oltre alla produzione dello spettacolo "L’Armata Brancaleone".

"Molti, come noi, si trovano in mano contratti rimandati o annullati, da fine febbraio non guadagnano nulla e non possono prevedere quando guadagneranno, come molti altri nel mondo, per i più diversi motivi. Ma non ha importanza, se serve a proteggere. Ieri (9 marzo, ndr) abbiamo visto come sia stato necessario annullare e chiudere molte altre iniziative ed attività.

Non vengono rimandate o annullate invece la fiducia nelle persone e nei rapporti di amicizia e collaborazione, in chi si occupa della nostra salute negli ospedali, in chi riflette e scrive con coraggio e lucidità, nelle arti come strumento di conoscenza e nutrimento dell’anima, nella passione, nella tenacia, nell’intelligenza, nella volontà di trasformare la paura in solidarietà, comprensione, immaginazione. Stiamo attraversando un’avventura che ci fa sentire più vicini e fratelli e non vogliamo cedere alla tentazione – che purtroppo ha dilagato nel mondo - di trasformare un problema di tutti, da affrontare con coraggio, disciplina e amore, in un ulteriore motivo di divisione, stilando inopportune classifiche di buoni e cattivi.

Sogniamo e immaginiamo un’Europa unita, un mondo solidale e compatto nel disegnare un programma di protezione da questo nuovo virus e dalle future tristi sorti della salute del pianeta. E’ accaduto soltanto in parte. Vorremmo collaborare tutti noi a farlo accadere di più, meglio, con testa e cuore, con l’impegno di ognuno a difendersi, a difendere, ma anche a comprendere e ad abbracciare, se non fisicamente, con il pensiero.

Intanto la nostra attività non si ferma: questa sosta forzata diventa una ‘clausura creativa’, durante la quale studiamo, ordiniamo l’archivio, scriviamo, immaginiamo progetti per il pubblico futuro. Apriamo un sito - blog per scambiare esperienze e pensieri: Cinema Teatro Italia, al quale tutti possono partecipare. Vi invitiamo a mandare foto, scritti, registrazioni, video, musiche, indicazioni utili per letture e ascolti.
Abbiamo l’opportunità di riscoprire i privilegi dei quali la nostra parte fortunata del mondo gode da molti anni: pace, case, cibo, tutela del lavoro, istruzione, cultura, arte, teatro, musica, sanità, attività sportive.
Sentiamo che il loro valore si compie e si moltiplica solo se tutti ne possono godere e se servono a tenere acceso il fuoco intorno al quale possiamo raccoglierci e imparare, ogni giorno, come tenere in vita l’amore che illumina tutte le nostre facoltà e senza il quale ci sentiamo troppo soli e avari per essere felici o anche, soltanto, vivi".

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