Tempesta di grandine in Bassa Romagna: strade "imbiancate" e danni ingenti alle colture
Una violenta grandinata si è abbattuta in Bassa Romagna: al termine le strade sembravano quasi coperte di neve
Temporali intensi hanno colpito domenica gran parte dell'Emilia Romagna. In particolare si sono registrate violente precipitazioni con grandine nelle aree pianeggianti tra Lugo, Faenza e Imola. Tanti chicchi di ghiaccio sono caduti nel corso della giornata e hanno imbiancato le strade fra Massa Lombarda e Sant'Agata sul Santerno, producendo un effetto che, visivamente, somigliava molto a una nevicata In gran parte della Bassa Romagna sono stati registrati danni alle colture. L'ufficio regionale di Coldiretti indica in particolare danni evidenti su frutteti e seminativi, sui germogli di vite e su cipolle, bietole e colture appena nate molto tenere che hanno riportato rotture gravi. Danneggiati anche gli impianti di pesco, albicocco e susino in fase di piena fioritura.
"Le precipitazioni – fa sapere Coldiretti regionale – sono attese per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo devono durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine aumentano i danni. I temporali si abbattono, infatti, su una natura in tilt con le coltivazioni ingannate dal clima che si sono svegliate e predisposte alla ripresa vegetativa, ma si registra anche la maturazione in anticipo delle primizie che ora potrebbero essere danneggiate irreparabilmente. Una situazione che rischia di aggravare la situazione di difficoltà del settore agricolo con circa 300mila imprese agricole che – precisa Coldiretti – si trovano nelle aree più colpite dalla carenza di precipitazioni dall’emergenza siccità nel bacino della Pianura Padana dove nasce quasi 1/3 dell’agroalimentare Made in Italy e la metà dell’allevamento".
"Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – fa sapere Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne".