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Cronaca

Tempi più brevi e riduzione dei carichi arretrati, l'attività della Procura di Ravenna

Si accelerano i tempi della giustizia, in particolare quella riguardante la pubblica accusa. E' quanto si evince dai dati diffusi dalla Procura della Repubblica

Si accelerano i tempi della giustizia, in particolare quella riguardante la pubblica accusa. E' quanto si evince dai dati diffusi dalla Procura della Repubblica di Ravenna, guidata dal procuratore capo Alessandro Mancini. I dati statistici relativi all’anno 2016 attestano ed anzi incrementano l’elevato standard produttivo della Procura ravennate. Nel corso dello scorso anno sono stati iscritti 7.249 procedimenti penali e “definiti”, cioè passati al tribunale, 7.976 procedimenti. Risultano pertanto chiusi  nell’anno 2016 727 procedimenti in più (circa il 10%) di quelli sopravvenuti nello stesso periodo.

Stesso risultato per i casi da destinare al giudice di pace. I procedimenti sopravvenuti sono  stati 1.452   e quelli definiti 2.081. Anche in questo caso il recupero del progresso è notevole: il numero delle definizioni supera di ben 629 unita’ ( 43,3% ) quello dei procedimenti sopravvenuti nello stesso periodo.  Infine per quanto riguarda i fascicoli contro ignoti, ne sono stati aperti 4.641 e chiusi 4.555.

I risultati sono stati conseguiti anche grazie all'istituzione dell'Ufficio Affari Semplici, istituito da Mancini con il piano organizzativo entrato in funzione il 10 marzo 2014, e deputato alla trattazione degli procedimenti di non particolare complessità e di rapida definizione, che ha prodotto anche nel 2016 risultati di oggettivo rilievo, trattando 3.175 procedimenti penali (4.933 nel 2015). Che fine fanno questi procedimenti penali? Nel tribunale monocratico le condanne passano dal 64,90% dell’anno 2014 all’80,17% del 2015 e all’83,45% del 2016. 

Degno di rilievo l’andamento delle Spese di Giustizia (consulenze, custodie, intercettazioni, indennita’ varie) in costante diminuzione. Nel 2016 sono stati spesi dalla Procura 816mila euro. 

Nel corso del 2016, e precisamente dal 1 aprile all’8 luglio, l’ufficio e’ stato sottoposto a verifica ispettiva quinquennale. La relazione conclusiva, da poco consegnata, ha rilevato che “non si sono verificate situazioni di arretrato … anzi è stato registrato un miglioramento generale dell’andamento dell’ufficio, con risultati positivi sia in termini di produttività che di qualità. L’organizzazione attuale, grazie anche alla presenza di tutti i magistrati previsti in organico, ha consentito di mantenere una costante e buona produttività”. A mandare avanti la “macchina” della Procura sono 9 magistrati (ne manca uno in pianta organica), 10 magistrati onorari, 33 unità di personale amministrativo in servizio (sulle 36 previste in pianta organica).

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