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Cronaca Cervia

Pensa che ci siano i ladri: spara contro auto con due bimbi

Dramma sfiorato nella tarda serata di martedì nelle campagne del Ravennate. Il proprietario di un casolare di Bastia ha aperto il fuoco contro un'auto a bordo della quale si trovava una famiglia

Dramma sfiorato nella tarda serata di martedì nelle campagne del Ravennate. Il proprietario di un casolare di Bastia ha aperto il fuoco contro un'auto a bordo della quale si trovava una donna, il fratello e i nipotini di 8 e 6 anni che era entrata nel cortile per effettuare un'inversione di marcia. Fortunatamente la pallottola non ha raggiunto i quattro. La conducente a quel punto ha schiacciato il piede sull'acceleratore, allontanandosi dal casolare.

Le foto del fucile e dell'auto danneggiata (Rafotocronaca)



Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Cervia e Milano Marittima, che hanno arrestato il padrone di casa con l'accusa di tentato omicidio. Si tratta di coltivatore diretto di 47 anni, incensurato. Era ossessionato dai ladri. E così quando martedì notte un'auto ha fatto manovra nel suo cortile, gli ha sparato a colpi di fucile. I quattro, usciti da un ristorante vicino, stavano rientrando a casa quando si sono accorti di aver dimenticato un foulard.

Sono allora tornati indietro e mentre stavano facendo manovra nel cortile dell'agricoltore, sono stati bersagliati dagli spari. Si sono poi rifugiati nel ristorante. A dare l'allarme è stata la donna, che guidava l’auto colpita. Terrorizzata ed incredula, ha riferito all’operatore del 112 che, mentre percorreva la via Erbosa, aveva sentito un boato ed il lunotto posteriore dell’auto infrangersi sulla testa dei suoi due nipotini seduti nei sedili posteriori.

I militari, oltre a provvedere a dare immediato supporto alle vittime, hanno ricostruito l’accaduto individuando l’esatto punto della strada ove l’auto era stata colpita. Elaborando quindi i segni lasciati sulla carrozzeria dell’auto e la direzione di marcia del veicolo, è stata accertata la provenienza dei colpi da un’abitazione isolata molto vicina alla strada, perfettamente compatibile con l’ipotesi di essere il luogo di provenienza dei colpi.

Essendo noto ai Carabinieri che in quella casa vi abitasse il 47enne e che lo stesso avesse la disponibilità di un fucile per uso sportivo, non potendosi escludere che l'individuo potesse aver perso la ragione ed essere pericoloso, i militari hanno operato col giubbetto antiproiettile. Una volta ottenuta l’apertura della casa e verificato che non vi era pericolo, è stata eseguita la perquisizione domiciliare, nel corso della quale è stato trovato il bossolo del colpo esploso, di calibro compatibile con i segni lasciati sull’auto, nonché una carabina ad aria compressa ed ulteriore munizionamento del fucile, calibro 12.

Saranno le risultanze tecniche a stabilire la capacità offensiva dei colpi esplosi e la conseguente qualificazione del reato, fermo restando l’estrema gravità dell’episodio. Infatti, oltre ad essere arrestato ed essere associato al carcere di Ravenna, dove rimarrà almeno fino all’udienza di convalida prevista per giovedì mattina, il 42enne arà proposto per il divieto a detenere armi e dovrà rinunciare alla passione per il tiro. Se il fatto dovesse essere qualificato come tentativo di omicidio, la pena prevista sarebbe compresa tra 7 e 14 anni di reclusione.
 

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