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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Tentato omicidio a Bertinoro, convalidato l'arresto dell'aggressore: ora è ricoverato in Psichiatria

L'aggressore è stato trasferito nel reparto di Psichiatria, piantonato dai militari dell'Arma. Prossimamente sarà interrogato dagli inquirenti e dovrà chiarire il movente dietro la brutale aggressione

Arresti domiciliari per Nevio Canonici, l'ex insegnante di 73 anni che alle prime luci dell'alba di lunedì ha aggredito con un oggetto contundente metallico la 74enne di Lido Adriano Maria Clara Sbrendola, nota per il suo attivismo tra le fila della Lega Romagna. E' la decisione presa dal giudice per le indagini preliminari, che mercoledì pomeriggio ha convalidato l'arresto effettuato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Meldola con le accuse di tentato omicidio e incendio doloso.

L'uomo non si trova più nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Bufalini di Cesena, dove era stato ricoverato dopo un intervento chirurgico all'addome per la ferita che si era procurato con una coltellata dopo aver aggredito la donna e dato fuoco all'abitazione e a diversi mezzi nel cortile di casa. Mercoledì il 73enne è stato trasferito nel reparto di Psichiatria, piantonato dai militari dell'Arma. Prossimamente sarà interrogato dagli inquirenti e dovrà chiarire il movente dietro la brutale aggressione. 

Aggredisce una donna e dà fuoco alla casa

La vittima si trova ricoverata all'ospedale Pierantoni di Forlì in Medicina d'Urgenza e con una prognosi iniziale di 40 giorni per ferite lacero contuse multiple al cranio e fratture multiple alle mani. Martedì è stata ascoltata per alcuni minuti dai detective dell'Arma, dando la sua versione dei fatti di quanto accaduto al sorgere del sole di lunedì nel casolare di via Bagalona, nel tratto tra il cavalcavia dell'A14 e Casemurate, in una propaggine del comune di Bertinoro. Ai militari la 74enne ha confermato quanto inizialmente detto ai primi soccorritori, cioè di esser stata contattata nel cuore della nottata tra domenica e lunedì dall'amico che aveva bisogno di aiuto e chiedeva di esser accompagnato all'ospedale. A bordo della sua utilitaria, la donna si è messa in viaggio giungendo intorno alle 6 all'abitazione dell'amico. Dopo aver accostato davanti all'ingresso, la 74enne è scesa dall'auto, facendo un cenno all'amico. Quest'ultimo le si è avvicinato armato di un oggetto contundente metallico (da chiarire se un martello, una chiave inglese o una spranga), sferrandole un colpo non appena la malcapitata ha accennato a voltare le spalle.

La vittima non è caduta, ma è riuscita a voltarsi e a parare i successivi colpi con le mani, riportando delle fratture. Benchè frastornata, si è sentita gettare del liquido addosso. Inizialmente, secondo quanto ricostruito, pensava fosse acqua, poi quando ha avvertito odore di alcol etilico e notato l'uomo con un fiammifero in mano ha avuto la forza di spintonarlo e fuggire. La donna, col volto completamente insanguinato, ha corso per circa un chilometro prima di trovare riparo in un'abitazione, dove è stato dato l'allarme. Nel frattempo l'aggressore si è ferito con una coltellata all'addome, ha dato fuoco all'abitazione e a diversi veicoli che si trovavano accatastati nel cortile. L'intervento dei militari ha scongiurato conseguenze peggiori per il 73enne. A coordinare il lavoro degli inquirenti il pubblico ministero Laura Brunelli.

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