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Cronaca

Il terminal crociere 'trasformato' per accogliere i migranti della Ocean Viking: "Ravenna pronta a fare la sua parte"

Un allestimento a tempo di record per la struttura utilizzata nel periodo estivo per l'accoglienza turistica. Il sindaco: "Si è fatto tutto quello che si poteva fare in un tempo così breve. Siamo pronti"

Ravenna si preprara ad accogliere i 113 migranti della Ocean Viking in arrivo al terminal crociere di Porto Corsini sabato 31 dicembre. Un arrivo che, secondo le ultime informazioni, sarebbe stato anticipato a mezzogiorno dell'ultimo giorno dell'anno. Una volta attraccata alla banchina di Porto Corsini, saranno i medici dell'Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) e del 118 i primi a salire a bordo della nave per le prime rapide visite dei migranti sfiancati dal lungo viaggio in mare.

A quel punto inizieranno le operazioni di sbarco. Come spiega il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, alla vigilia di questo importante e inedito arrivo, i primi a scendere dalla Ocean Viking saranno le famiglie con bambini sotto l'anno di età, poi toccherà ai minori non accompagnati, alle donne incinta e così via fino al resto degli adulti. Tutte le operazioni saranno coordinate dalle forze dell'ordine e di primo soccorso. Appena scesi in banchina, i migranti entreranno all'interno della struttura coperta del Terminal crociere, riscaldata grazie all'utilizzo di quattro generatori e stufe elettriche rimediate in extremis. Tutto l'ambiente è stato ripartito in varie aree per consentire una graduale ed efficace accoglienza dei profughi. All'interno, i migranti riceveranno subito una bottiglia d'acqua e poi verrà loro effettuato un test per il Covid-19. Per gli eventuali positivi ci sarà quindi una sala d'attesa e un percorso dedicato. Nella grande struttura, capace nel periodo estivo di accogliere migliaia di turisti, sono state ricavate anche varie postazioni del 118, tende dove i sanitari saranno pronti a intervenire in caso di bisogno. Sarà infatti effettuato uno screening veloce per ogni paziente, soprattutto per capire se le persone saranno poi in grado di proseguire il viaggio verso le varie destinazioni.

Sopralluogo a Porto Corsini per l'arrivo dei migranti (foto Massimo Argnani)

Dopo questo primo step di controllo, i migranti potranno passare in un'altra sala d'attesa, dove i volontari della Carits provvederanno a servire loro un pasto. Da qui, uno o due alla volta, si procederà alle operazioni di fotosegnalazione e identificazione coordinate dalla Questura con il supporto dei mediatori socio-culturali del Comune. Qui si svolgerà un'intervista da parte dell'ufficio immigrazione volta a ottenere i dati anagrafici delle varie persone sbarcate. Quindi i migranti in condizione di proseguire il viaggio, entreranno nell'ultima area di smistamento. Per i migranti assegnati alle province emiliane è prevista una partenza verso Bologna, mentre per le province romagnole lo smistamento inizierà proprio da qui. Per i 35 minori non accompagnati, che inizialmente saranno tutti ospitati in provincia di Ravenna è invece stata ricavata una sala riservata. 

C'è apprensione alla vigilia dello sbarco, ma anche la sicurezza da parte delle istituzioni ravennati di aver messo in campo tutte le energie possibili per l'accoglienza dei migranti. "Questa è stata una notizia inaspettata per noi - dichiara il sindaco Michele De Pascale - Come città siamo da tempo impegnati in questo campo, ma sempre in una fase di seconda accoglienza. Credo che nessuna istituzione a livello locale si sia mai cimentata nella gestione della primissima accoglienza". In particolare il primo cittadino ravennate si complimenta per il rapido allestimento dell'area di accoglienza. "E' una struttura estiva, quindi ci preoccupavano molto le temperature. Si è fatto tutto quello che si poteva fare in un tempo così breve. Un grande sforzo da parte di tutti. Ma ora possiamo dire che siamo pronti". Non manca però una considerazione sulla scelta del Governo di assegnare a Ravenna il ruolo di porto di sbarco, senza alcun tipo di preavviso: "Ravenna non si tirerà mai indietro, ma vogliamo capire dal Governo quale sia la strategia". Un'operazione infatti che è stata approntata in pochi giorni e proprio durante le feste. "Sulla nave c'è anche un bimbo nato da poche settimane - conclude il sindaco - e in questi giorni di Natale la notizia ci ha fatto un certo effetto".

La grande collaborazione messa in campo dal territorio ravennate è stata sottolineata anche dal prefetto De Rosa: "Noi ogni giorno riceviamo migranti da Lampedusa e troviamo una loro sistemazione nei Cas. Avere una nave qui è una novità. Se dovesse arrivare in futuro un'altra nave, però, non ci tireremo indietro. Ravenna vuole fare la sua parte, come ha sempre fatto".

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