Nella seduta di lunedì il consiglio comunale ha adottato la variante al Poc 2010 – 2015 relativa all’avamporto di Porto Corsini per la realizzazione di servizi alla darsena crociere. Hanno votato a favore Pd, Idv, Sel, Fds; contro il Movimento 5 Stelle; si sono astenuti Forza Italia, Lega Nord e Lista per Ravenna. La delibera è stata illustrata da Libero Asioli, assessore all’Urbanistica: “Per l’ambito Avamporto di Porto Corsini nel 2009 è stata presentata dall’Autorità Portuale una proposta di Piano urbanistico attuativo, relativa all’intero ambito, elaborata sulla base delle indicazioni emerse da un apposito concorso pubblico di progettazione, che ha ottenuto dal Comune un nulla osta preventivo con numerose prescrizioni”.

Tale proposta non è stata ad oggi né adeguata né approvata, in quanto devono ancora essere completate e concluse le attività di bonifica sulla parte centrale dell’area (non oggetto della variante), che richiederanno ancora diverso tempo. Nell’area avamporto ad oggi sono state realizzate da Autorità Portuale le opere a mare e di banchina funzionali al terminal crociere ed è stata attivata dal 2010 l’attività a terra di supporto e servizio alle navi da crociera, attrezzando un terminal con strutture e servizi provvisori per lo sbarco e l’imbarco dei passeggeri, spiega Asioli.

“Oggi il terminal crociere costituisce un asset strategico per lo sviluppo del porto e, più in generale, per lo sviluppo turistico del territorio ravennate. Al fine di assicurare il consolidamento del terminal crociere nell’ambito dei traffici internazionali del settore, si ravvisa l’esigenza di strutturare meglio i servizi esistenti, realizzando a breve un nuovo terminal definitivo capace di assolvere tutte le funzioni necessarie. La finalità della variante – chiarisce l'assessore - è quindi quella di consentire entro tempi compatibili di strutturare meglio i servizi del terminal crociere fino ad oggi realizzati da Autorità Portuale, mediante la realizzazione di un nuovo terminal definitivo capace di assolvere tutte le funzioni necessarie, quali la stazione marittima e relativi servizi per l’accoglienza e il transito”.

La variante riguarda in particolare la previsione della possibilità, in anticipazione rispetto al Pua dell’intero ambito, della realizzazione degli interventi pubblici o d’interesse pubblico descritti, da realizzarsi nella parte più a mare dell’ambito, lungo una fascia avente una profondità di circa 130 metri e per una superficie di circa 55.000 metri quadri, ed in particolare la definizione della modalità attuativa dei predetti interventi pubblici e d’interesse pubblico da attuarsi per intervento diretto, previo Progetto unitario convenzionato (Puc), la cui attuazione è comunque subordinata alla risoluzione delle criticità individuate nella scheda vigente ed in particolare all’avvenuto completamento della bonifica delle aree interessate, nonché alla realizzazione delle opere fuori comparto ritenute ad esso funzionali e connesse, compresa la viabilità di accesso al comparto crocieristico.

Paolo Guerra (Lega Nord) ha espresso voto di astensione: “Condividendo totalmente la necessità di un ulteriore sviluppo dell’attività crocieristica attraverso investimenti a Porto Corsini, il cui impatto sulla località deve però essere valutato attentamente e in questa fase non è chiaro quale sarà”.

Francesca Santarella (Movimento 5 Stelle) ha dichiarato voto contrario dicendo che “per noi il progetto non è completo mancando le considerazioni relative alla viabilità. L’approdo alle crociere serve ma il rischio è che si crei un corpo estraneo alla località, peggiorando le problematiche causate dalle crociere che già affliggono Porto Corsini. Per il momento la variante è mozza. Presenteremo osservazioni durante il periodo di deposito per cercare di completare il lavoro”.

Andrea Tarroni (Pd) ha espresso parere favorevole dicendo che “si tratta di una variante importante che completa e persegue obiettivi fondamentali per la località, chiesti da lungo tempo”.