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Cronaca

Terremoto, i sindacati: "Verificare la solidità delle strutture”

Confindustria e le segreterie generali di Cgil, Cisl e Uil nazionali hanno deciso di assumere una iniziativa congiunta per aiutare le popolazioni terremotate

Confindustria e le segreterie generali di Cgil, Cisl e Uil nazionali hanno deciso di assumere una iniziativa congiunta per aiutare le popolazioni, i lavoratori ed il sistema produttivo dei territori dell’Emilia-Romagna, in particolare le province di Ferrara, Modena e Bologna, e della provincia di Mantova, colpite dagli eventi sismici di questi giorni.

Alla luce della drammatica situazione che sta vivendo la popolazione dell'Emilia Romagna a seguito del terremoto, i sindacati hanno annunciato il rinvio della manifestazione prevista per sabato prossimo e che il 2 giugno si recheranno nei territori colpiti dal sisma in segno di vicinanza alle popolazioni terremotate: la manifestazione sui temi del lavoro, del fisco, della crescita e del welfare è stata rinviata a sabato 16 giugno.

In analogia con gli interventi svolti in precedenti occasioni, le parti sociali hanno deciso di favorire, con la collaborazione delle loro articolazioni territoriali, la raccolta in azienda di contributi volontari da parte dei singoli lavoratori tramite la trattenuta dalla busta paga dell'equivalente di un'ora di lavoro, e di invitare le aziende a devolvere un contributo equivalente per la medesima finalità. Con questo gesto Confindustria e Cgil, Cisl e Uil intendono fornire direttamente interventi di sostegno alle popolazioni, ai lavoratori e ai sistemi produttivi così duramente colpiti, secondo modalità e forme che le parti individueranno, con l'obiettivo di garantire la certezza della destinazione e la loro più rapida utilizzazione ai fini della ricostruzione.

Cgil, Cisl e Uil della provincia di Ravenna attiveranno da subito le proprie strutture per diffondere l’informazione nei luoghi di lavoro, ed invitano tutti i lavoratori e lavoratrici ad aderire alla sottoscrizione richiesta. Contemporaneamente i sindacati della provincia di Ravenna, pur nella consapevolezza della eccezionalità dell'evento accaduto, invitano le autorità competenti a verificare la solidità dei capannoni industriali del territorio per evitare che possano verificarsi tragedie simili a quelle accadute in terra emiliana. “Occorre stabilire le condizioni delle strutture – commentano i tre segretari provinciali –; non è possibile mettere a repentaglio la vita di tanti lavoratori. Il bilancio dei due sismi che hanno colpito l’Emilia Romagna è pesantissimo. Seguiamo con attenzione l’inchiesta che è stata aperta sui crolli dei capannoni e vogliamo che siano prese immediatamente tutte le precauzioni, perché quanto si è verificato non si ripeta né a Ravenna né in qualsiasi altro territorio”.

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