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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Cronaca

Uno "stiramento" dell'Appennino: gli esperti spiegano cosa ha causato il terremoto

L'Ingv spiega che la zona interessata dalla sequenza di oggi è caratterizzata da "un'alta pericolosità sismica", come testimoniato dalla mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale e dai forti terremoti avvenuti in passato

Brusco risveglio oggi per tantissimi romagnoli e toscani. Una serie di scosse di terremoto sono state registrate in Toscana ed Emilia, ma sono state avvertite dalla popolazione in un'area molto vasta: da Perugia a Trento. In alcuni centri sono stati accertati danni agli edifici. La scossa principale è stata di magnitudo 4.9 e ha colpito il territorio di Marradi, in provincia di Firenze. L'epicentro del sisma è stato localizzato a 3 chilometri a sud-ovest di Marradi. Dopo la terra ha continuato a tremare: più eventi a breve distanza tra loro anche in Emilia Romagna.

Si tratta per gli esperti di uno "stiramento" dell'Appennino. "È un meccanismo caratteristico di quest'area che sta a cavallo tra Toscana ed Emilia-Romagna", spiega all'Ansa Romano Camassi, sismologo della sezione di Bologna dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. "La maggioranza delle scosse avvertite (alle 12 erano un'ottantina, ndr) sono sotto una magnitudo di 2.0. Si tratta di una sequenza abbastanza tipica - continua Romano - ma non possiamo prevedere quanto durerà e se ci saranno o meno altri eventi simili a quello più importante".

scosse

L'Ingv spiega che la zona interessata dalla sequenza di oggi è caratterizzata da "un'alta pericolosità sismica", come testimoniato dalla mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale e dai forti terremoti avvenuti in passato. I più gravi, il 13 giugno 1542 di magnitudo stimata 6.0 e il 29 giugno 1919 di magnitudo 6.4. In particolare il terremoto del 1919 è uno dei più importanti terremoti italiani del ventesimo secolo, e anche uno dei più forti a oggi conosciuti con epicentro nell'Appennino settentrionale; la zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell’Appennino.

Il terremoto è stato avvertito in un'area compresa tra Perugia e Trento. Questi risentimenti sono confermati - dicono dall'Ingv - dalla mappa preliminare degli effetti del terremoto ricavate dai questionari (oltre 1000 alle 06.14) già inviati al sito www.haisentitoilterremoto.it che è in continuo aggiornamento. A Marradi l'Asl centro ha provveduto a mettere in sicurezza a scopo preventivo Villa Ersilia: una residenza per anziani.

"Le verifiche proseguiranno per l’intera giornata, con sei squadre di tecnici in azione nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna, ma al momento non si registra nessun danno significativo a cose o persone - spiega il presidente della Regione Stefano Bonaccini - Le maggiori criticità sono a Tredozio: qui risulta al momento inagibile il Municipio per la presenza di crepe e solo dopo i sopralluoghi tecnici si deciderà sulla riapertura. Il Comune ha segnalato che molte strutture sono danneggiate e che, in via precauzionale, si sta evacuando parte di una casa di riposo per anziani. Scuole chiuse, mentre al Palasport sono state allestite 100 brandine per chi vuole passare la giornata e la notte fuori casa, con l’allestimento di una cucina a disposizione per ogni necessità. Anche nelle frazioni di Portico e San Benedetto due palazzine sono state evacuate, altre tre a Rocca San Casciano. Scuole di ogni ordine e grado chiuse in via precauzionale anche nei comuni di Brisighella e Riolo Terme (nel ravennate) e di Tredozio, Modigliana, Portico e San Benedetto, Dovadola, Rocca San Casciano, Castrocaro Terme e Terra del Sole (nella provincia di Forlì-Cesena). Il sistema regionale di Protezione civile si è subito attivato e continuiamo a rimanere in contatto con tutti i sindaci dei comuni coinvolti".

Ingv - terremoto del 18 settembre 2023 2

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